Le ultime parole del giornalista: “Non respiro”

Non respiro, non respiro“. Sarebbero state queste le ultime parole pronunciate da Jamal Kashoggi prima di essere ucciso nel consolato saudita a Istanbul.

Piano mortale

Le suppliche del giornalista sono contenute nella trascrizione tradotta della registrazione audio degli ultimi raccapriccianti momenti prima della sua morte, il 2 ottobre: le ha ottenute la Cnn, da una fonte “ben informata“, e da esse emerge che la morte del dissidente saudita non fu il frutto di un errore ma il risultato di un piano attentamente portato a termine. Alcuni particolari della raccapricciante esecuzione erano già emersi nelle scorse settimane, ma questa è la descrizione più dettagliata.

Le telefonate

Secondo la registrazione, un uomo – identificato come Maher Abdulaziz Mutreb, un ex diplomatico e uomo dell'intelligence saudita – durante quei concitati momenti fece tre telefonate a qualcuno che probabilmente era un suo superiore. “Dì ai tuoi, la cosa è fatta, è fatta”. Non è chiaro chi ci fosse all'altro capo della linea. Secondo la Cnn, è probabile che Mutreb stesse aggiornando sugli sviluppi Saud al-Qahtani, l'ex capo della comunicazione di Mohamed bin Salman. Fedelissimo della Corona, 40 anni, 7 in più del principe ereditario saudita, al-Qahtani esercitava un'influenza decisiva su Mbs, ma è stato rimosso dal suo incarico dopo la morte di Khashoggi e ora è indagato dalla procura di Ankara. 

L'esecuzione

“Non riesco a respirare, non riesco a respirare”, gridava Khashoggi. E poi si sentono una serie di rumori attutiti, persone che parlano a voce alta, ma non si distinguono le parole. La trascrizione descrive meticolosamente i suoni che seguono. “Urla, urla, soffoca, sega, taglia“. Uno dei due sicari, identificati nella trascrizione come Salah Muhammad al-Tubaiqi ad un certo punto consiglia i sodali di mettersi gli auricolari (“Ascoltate la musica, come me”), evidentemente per coprire i rumori della sega ossea. 
La trascrizione è stata preparata dai servizi di intelligence turchi che non hanno mai detto come l'hanno ottenuta; è stata tradotta prima di essere consegnata ad altri servizi di intelligence.