La vittima presenterà ricorso

Dopo la Procura, anche la difesa della vittima presenterà ricorso, nei prossimi giorni, contro la sentenza ritenuta troppo lieve nei confronti di cinque uomini che due anni fa, durante la festa di San Firmin, stuprarono una ragazza di 18 anni a Pamplona. Secondo quanto annunciato dai media locali, fra cui El Pais, il ricorso è stato annunciato dall'avvocato Miguel Angel Moran, che insieme all'avvocato Carlos Bacaisoa, rappresenta la ragazza. I giudici della Navarra hanno condannato il branco a nove anni anziché 20 come richiesto dall'accusa perché la vittima non oppose resistenza ai suoi aggressori, cambiando la fattispecie del reato da “violenza” ad “abuso sessuale”. 

La condanna delle suore di clausura

“Noi viviamo in clausura, indossiamo un abito fino alle caviglie, non usciamo di notte, non andiamo alle feste, non beviamo alcol e abbiamo fatto voto di castità. E' una scelta che non ci rende migliori o peggiori di altri, anche se paradossalmente ci rende più libere e felici di tanti. E proprio perché è una scelta libera, difendiamo in tutti i modi il diritto di tutte le donne a fare liberamente il contrario senza che siano giudicate, violentate, minacciate, assassinate o umiliate per questo“. E' questo il messaggio pubblicato su Facebook dalle suore carmelitane di Hondarribia che, dal loro convento di clausura sono intervenute contro a sentenza emessa nei confronti dei cinque uomini che hanno violentato una 18enne. Il messaggio delle carmelitane termina con la formula “sorella io ti credo”, che in questi giorni è stato lo slogan della protesta

Continuano le proteste

Nel frattempo, decine di migliaia di persone sono scese in strada a Pamplona per il terzo giorno di proteste dopo la sentenza emessa dalla Corte di Navarra. Manifestazioni che non si stanno svolgendo solo nelle strade, ma anche sulla rete. Oltre 500mila persone hanno già firmato su change.org una petizione contro i giudici. Secondo quanto scritto da El Mundo, si tratta della più rapida raccolta di firme su questa piattaforma in Spagna e la quinta nel mondo, dopo le raccolte lanciate in Paesi ben più popolosi come Stati Uniti e Messico.