LA BCE AUMENTA I FONDI ELA PER LA GRECIA. AD ATENE SI VOTA LA SECONDA TRANCHE DI RIFORME

La Banca Centrale europea ha deciso di aumentare la liquidità di emergenza alla Grecia (Ela) di altri 900 milioni di euro, come la scorsa settimana. Intanto, dopo l’ultimo no della Merkel al taglio del debito, si prospetta una nuova giornata importante in Grecia, dove il parlamento si appresta a votare oggi la seconda tranche di misure richieste da Bruxelles per avviare i negoziati per un terzo bailout da 86 miliardi di euro. Riforma del codice civile per accelerare i processi e l’adozione della direttiva europea sulla risoluzione bancaria sono i temi che i politici del Paese ellenico dovranno discutere oggi. Per ora rimarranno fuori dalla riforma le pensioni e la tassazione sugli agricoltori. Al fine di garantire un accordo per ricevere assistenza dal meccanismo europeo di stabilità, il Parlamento ellenico dovrà approvare entro oggi la seconda serie di misure supplementari.

 

La portavoce del governo greco, Olga Gerovasili, ha spiegato che appena il parlamento avrà approvato le misure, inizieranno i negoziati con i creditori che andranno avanti fino al 20 agosto. A quanto riferiscono fonti vicine al primo ministro greco, citate dai media ellenici , Alexis Tsipras ha attaccato ieri sera gli oppositori interni del suo partito Syriza accusandoli di “nascondersi dietro la sua firma”.

“Finora ho sentito dichiarazioni eroiche, ma nessuna proposta alternativa al dilemma ricattatorio del 12 luglio – ha dichiarato Tsipras – Se qualcuno ritiene che il piano alternativo di sinistra sia quello di Schaeuble, il sequestro degli stock di banconote della Banca Centrale Europea o l’erogazione di pagherò ai pensionati invece della pensione, allora si faccia avanti e lo spieghi al popolo greco”, ha detto Tsipras, riferendosi alla proposta di uscita temporanea dall’euro avanzata dal ministro tedesco delle Finanze Wolgang Schaeuble e alle proposte degli ex ministri dell’Energia Panagiotis Lafazanis e delle Finanze Yanis Varoufakis. Intanto l’opposizione europeista, necessaria per l’approvazione delle misure a causa delle defezioni interne a Syriza, esorta Tsipras ad abbandonare ogni progetto di elezioni anticipate per dedicarsi al completamento dell’accordo con i creditori.