La Corea del Nord lancia 2 vettori a corto raggio

Uno dei due vettori lanciati dalla Corea del Nord ha viaggiato per 690 chilometri: lo hanno reso noto i capi di Stato maggiore congiunti della Corea del Sud.

Nuovo lancio di missili da parte della Corea del Nord, dopo uno stop di mesi. Pyongyang ha lanciato almeno due vettori a corto raggio da Wonsan, città costiera a est della capitale. I vettori hanno viaggiato per 430 e 690 chilometri e sono finiti nel Mar del Giappone. Lo affermano le autorità sud coreane, secondo quanto riporta il New York Times. Le autorità sudcoreane insieme alle forze armate americane stanno analizzando la traiettoria di volo e i dati per determinare di quale tipo di vettori si tratti. Il termine usato da Seul, che ha parlato di projectiles, è infatti troppo vago. Ma la traiettoria, che dalla base di lancio di Wonsan, sulla costa orientale, li ha portati a inabissarsi 430 chilometri a Est nel Mar del Giappone, sembrerebbe compatibile con dei missili di corto raggio. Informazione poi confermata da Seul. I due vettori lanciati dalla Corea del Nord erano un “nuovo tipo di missili a corto raggio” e rappresentano una “minaccia militare” che rischia di minare il processo di pace nella penisola coreana, ha detto poco fa il ministero della Difesa della Corea del Sud, secondo quanto riporta la Cnn online. Da parte sua, il ministro della Difesa giapponese, Takeshi Iwaya, definisce l'ultimo test missilistico della Corea del Nord “alquanto spiacevole”.

Sanzioni

I lanci sono i primi da quando Donald Trump e il leader nord coreano Kim Jong-un si sono incontrati in giugno sul confine fra le due Coree e del terzo test balistico di questo tipo condotto dal regime dallo scorso aprile, dopo una pausa durata oltre un anno. Un segnale mandato a Trump e al mondo: se non ci saranno passi in avanti nelle trattative il regime è pronto a innescare una nuova escalation. Le parti rimangono infatti distatanti: gli Usa chiedono a Pyongyang di liberarsi degli ordigni nucleari in maniera “completa, irreversibile e verificabile”, prima di alleggerire le sanzioni commerciali che gravano sul Paese asiatico. Kim chiede vuole un percorso “a fasi”, in cui a ogni passo verso lo smantellamento corrisponda un relativo alleggerimento della morsa sanzionaria.