L'Iran chiede il sostegno cinese

La salvaguardia dell'accordo sul nucleare è stata al centro dell'incontro a Pechino fra i ministri degli Esteri di Cina e Iran

L'incontro

Il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, e il suo omologo iraniano, Mohammad Javad Zarif, hanno assicurato di voler “migliorare la fiducia reciproca e approfondire la relazione”. Wang ha ricevuto Zarif, alla Diaoyutai State Guest House, sul versante occidentale della capitale cinese, dove si tengono spesso importanti appuntamenti diplomatici. La visita di Zarif giunge pochi giorni prima di quella del principe ereditario dell'Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, rivale regionale di Teheran: una visita prevista per il 21 e il 22 febbraio prossimi, e a breve distanza dalla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, dove Zarif ha fatto appello ai Paesi europei a fare di piu' per salvare l'accordo sul nucleare iraniano, dopo la creazione del meccanismo Instex da parte di Francia, Gran Bretagna e Germania per continuare i rapporti commerciali con l'Iran, nonostante le sanzioni imposte dagli Stati Uniti.

Partnership

“Ho visto in televisione come difendeva i diritti dell'Iran in maniera forte e chiara alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco”, ha detto Wang a Zarif nelle battute iniziali dell'incontro. “Penso che l'abbiano vista anche centinaia di milioni di cinesi e lei è una persona famosa ora”. La Cina, ha replicato Zarif, “è molto importante per noi. Consideriamo la partnership strategica tra Iran e Cina una delle nostre relazioni più importanti”. Wang non è entrato nel dettaglio della posizione cinese rispetto all'accordo sul nucleare iraniano, dicendosi “molto lieto” di incontrare Zarif per via dei cambiamenti occorsi nel Medio Oriente e nella situazione internazionale. Più esplicito è stato il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang, che nel corso della conferenza stampa odierna, ha ribadito l'opposizione cinese all'imposizione unilaterale di sanzioni, in quello che appare un chiaro riferimento agli Stati Uniti. Oltre a Zarif sono a Pechino il ministro del Petrolio iraniano, Bijan Zanganeh, il ministro dell'Economia e delle Finanze, Farhad Dejpasand, il governatore della banca centrale iraniana, e il presidente del Parlamento, Ali Larijani, che poco prima di partire per la Cina è stato citato dall'agenzia Xinhua: la relazione tra Teheran e Pechino è “stretta e amichevole”, ha detto.