IRAQ: UCCISO AL HARZI, TERRORISTA LEGATO ALL’ATTENTATO DI BENGASI

Alì al Harzi, il tunisino sospettato di essere coinvolto nel l’assalto del 2012 al consolato Usa a Bengasi, sarebbe stato ucciso in un raid americano lo scorso 15 giugno a Mosul. Ad annunciarlo è il Pentagono riferendo che l’uomo era legato all’uccisione di quattro cittadini statunitensi, tra cui l’ambasciatore Chris Stevens, durante l’attentato del 12 settembre di tre anni fa.

Al Harzi si era da tempo rifugiato in Iraq dove sembra che abbia stretto contatti con lo Stato Islamico. Alcune fonti locali ipotizzano che nell’attacco del drone americano sia morto anche il fratello Tariq, altra figura rilevante nell’organizzazione terroristica.

Dopo l’assalto a Bengasi Harzi era riuscito a fuggire in Turchia dove è stato fermato dalla polizia. Estradato in Tunisia, ottenne la libertà per mancanza di prove. In seguito sembra sia stato coinvolto nell’omicidio di due politici tunisini e di aver commesso altri crimini in collaborazione con il gruppo estremista di al Sharia. Da questo momento in poi si avvicinerà al più potente Stato Islamico di cui era divenuto una figura di spicco: “La sua morte limita le capacità dell’Isis di infiltrare jihadisti nordafricani nei conflitti iracheno e siriano”, ha commentato il portavoce del Pentagono, colonnello Steve Warren, descrivendo al-Harzi come un uomo legato al terrorismo internazionale.