Il presidente Pinera ha chiesto “Perdono”

Il presidente cileno Sebastián Pineraha chiesto perdono” ieri sera per non aver compreso la drammaticità della situazione sociale esistente in Cile, ed ha annunciato una serie di proposte per “una agenda sociale di unità nazionale”. In un discorso dal Palazzo della Moneda, Pinera ha detto di “aver ascoltato la gente”, manifestando comunque preoccupazione per l'ordine pubblico e per il ritorno del Paese alla “normalità” dopo i disordini cominciati venerdì per l'aumento del biglietto della metropolitana, che hanno causato 15 morti.

La dichiarazione

“I diversi governi non sono o non siamo stati capaci di riconoscere questa situazione in tutte la sua grandezza. Questa situazione di iniquità e abusi, che ha comportato un'espressione genuina e autentica da parte di milioni di cileni. Ammetto questa mancanza di visione e chiedo perdono ai miei compatrioti”, ha dichiarato Pinera in conferenza stampa. Il capo dello Stato ha promesso di voler intervenire con dieci misure sociali, molte delle quali riguardanti le pensioni che sono fra le più basse del pianeta. Si interverrà inoltre per ridurre il costo della salute e dei farmaci, aumentare il salario minimo da 300mila (370 euro) a 350mila pesos (430 euro) al mese e creare una imposta sulla ricchezza.

Lo sciopero

Intanto un gruppo di una ventina di organizzazioni sindacali ha proclamato per oggi, mercoledì 23 ottobre, e per giovedì uno sciopero generale. “La rivolta sociale ha messo in luce la rabbia e il malcontento per le politiche degli ultimi decenni”, si legge in un comunicato rilanciato dai media locali. Le organizzazioni contestano il governo e le Forze Armate, accusati di voler “imporre la 'pace sociale' con la forza”. Le autorità sono accusate di “tenere paralizzato il Paese”, di “non ascoltare le ragioni della protesta”.