Il post Brexit resta un'incognita

Resta un'incognita il futuro economico del Regno Unito dopo la Brexit. Lo dimostrano, fra le altre cose, i soli 7 accordi stretti da Londra con altrettanti Paesi, fra i 69 che hanno già scambi con l'Ue. 

Numeri allarmanti

In termini di reddito, il Regno di sua maestà finora è riuscito a garantirsi solo 16 miliardi di sterline dell'attuale giro d'affari che ammonta a un totale di 117 miliardi. A fornire i numeri, allarmanti per l'industria d'Oltremanica, è il ministro del Commercio internazionale, Liam Fox. Nonostante i frenetici sforzi dei ministri per assicurare la continuita' del commercio internazionale dopo il divorzio del 29 marzo dall'Ue – scrive il Guardian – Fox finora è riuscito a concludere accordi con 7 dei 69 paesi con cui attualmente il Regno Unito commercia nell'ambito degli accordi preferenziali di libero scambio dell'Ue, che si interromperanno con la Brexit.

Gli accordi

Il dipartimento di Fox deve ancora firmare accordi con diversi importanti partner commerciali, tra cui Canada, Giappone, Corea del Sud e Turchia. E secondo le fonti interne, è improbabile che riesca a farlo in meno di 50 giorni. Solo i Paesi citati hanno rappresentato esportazioni per un valore di 25 miliardi di sterline nel 2017 e importazioni per 28,6 miliardi, grazie agli accordi stretti dall'Ue.  Da Londra finora hanno annunciato accordo con la Svizzera, il più recente, che copre 14 miliardi. Ci sono poi le Isole Faroe, con esportazioni per 16 milioni e importazioni per 229 milioni; Cile, con esportazioni per 571 milioni e importazioni per 718 milioni; e le Seychelles, per un valore complessivo di 123 milioni di sterline.