Il pensiero di Xi entrerà nella Costituzione

Il pensiero di Xi Jinping potrebbe presto essere inserito nella Costituzione cinese. La proposta del Comitato centrale del Partito comunista, secondo quanto riportato dall'agenzia Xinhua, è stata formalizzata in occasione della seconda sessione plenaria del Congresso, apertasi ieri. 

Proposta

“Le grandi conquiste teoriche, i principi e le politiche adottate al diciannovesimo Congresso nazionale del partito”, sottolineano i 376 membri del Cc, “devono essere inclusi nell'imminente revisione della costituzione“, che dovrà essere ratificata dall'Assemblea Nazionale del Popolo, il parlamento cinese. L'Anp si riunisce in seduta plenaria a marzo di ogni anno e la riforma della costituzione, conclude Xinhua, è stata proposta dallo stesso Comitato Centrale al meeting a porte chiuse di ieri e oggi.

Il precedente

L'ultima revisione, la quarta dal 1982, anno in cui è entrata in vigore, risale al 2004: gli emendamenti approvati allora includevano tutele alla proprietà privata e al rispetto dei diritti umani. Il “pensiero di Xi sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era”, il titolo completo del contributo ideologico del segretario generale del Pcc e presidente cinese, era già entrato nella carta fondamentale del Pcc a ottobre scorso, al termine del Congresso del partito, che si tiene ogni cinque anni, e che aveva portato a Pechino circa 2300 delegati provenienti da tutte le province cinesi.

Nascite in calo

Calano, intanto, le nascite in Cina su base annua, per la prima volta dalla fine della politica del figlio unico, decisa alla fine del 2015. Secondo i dati dell'Ufficio Nazionale di Statistica di Pechino, che ieri ha pubblicato i risultati della crescita 2017, al 6,9%, ci sono stati 17,23 milioni di nuovi nati nel Paese lo scorso anno, in lieve calo rispetto alle 17,86 milioni del 2016, il primo anno dall'abrogazione della legge sul figlio unico, già andata incontro a diversi allentamenti da quando era entrata in vigore, per contenere il sovrappopolamento, nel 1979. Nel 2016 l'incremento nelle nascite rispetto all'anno precedente, l'ultimo con la vecchia legge, fu di circa 1,3 milioni, un numero che oggi si potrebbe spiegare con la decisione di mettere al mondo un secondo figlio da parte delle coppie che erano indecise a riguardo e forse frenate dalle ultime limitazioni ancora in vigore.