Il governo: “Voteremo alle Europee”

Il Regno Unito sarà costretto a partecipare alle prossime elezioni europee, nonostante il governo sperasse di raggiungere prima un accordo sulla Brexit

Non c'è più tempo

Il voto si svolgerà il 23 maggio ma Theresa May aveva più volte ripetuto che Londra non vi avrebbe preso parte se la bozza presentata ai Comuni fosse stata approvata. L'eventualità non si è verificata. “Purtroppo – ha detto il vicepremier David Lidington – il processo non si è concluso” entro la deadline. “Speravamo di riuscire ad attuare una Brexit in modo ordinato, affinché le elezioni non dovessero svolgersi – ha aggiunto – ma siamo legalmente vincolati a parteciparvi”. Lidington ha assicurato che l'esecutivo sta “raddoppiando gli sforzi” affinché il ritardo sulla road map del divorzio dall'Ue “dopo il voto sia il più breve possibile”. “Ci piacerebbe trovarci in una situazione diversa”. 

Frustrazione

Londra avrebbe dovuto lasciare il club dei 28 il 29 marzo scorso ma il mancato raggiungimento di un'intesa sulla bozza presentata da May ha portato a una proroga dell'iter sino al 31 ottobre, anche per favorire un accordo fra Tory e Labour. Pensare che la quadra possa essere trovata in tempo per non partecipare alle elezioni è fracamente difficile. Da lì l'ammissione di Lidington. Il portavoce di May ha detto di “deplorare profondamente” il mancato rispetto della scadenza del 29 marzo. “Molti cittadini sono frustrati” per il fatto di dover partecipare al voto, ha spiegato. Ora la speranza è che il piano per la Brexit venga approvato prima di luglio, quando il nuovo Europarlamento comincerà a lavorare. 

L'accordo che manca

Il governo sta cercando di stringere i tempi e ha ripreso i colloqui con i laburisti per sbloccare l'impasse a Westminster. Keir Starmer, ministro ombra Lab per la Brexit, ha parlato di “momento di crisi, nel quale l'esecutivo deve decidere se è interessato a introdurre cambiamenti significativi nella bozza che porti a un'approvazione a maggioranza della stessa”. Diversi partiti, intanto, hanno già avviato la campagna elettorale per le Europee e presentato i propri candidati. I conservatori, invece, ancora no.