Idlib, l'avvertimento di Trump ad Assad

Nessuno provochi violenze nella zona di Idlib. Lo ha intimato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando della Siria e della preoccupante situazione della città, la cui riconquista è sempre più al centro dei pensieri di Assad e del suo governo. Il Tycoon ha twittato riferendosi proprio al leader di Damasco, scrivendo che “il presidente siriano Bashar al-Assad non deve attaccare sconsideratamente la provincia di Idlib. I russi e gli iraniani farebbero un grave errore umanitario partecipando a questa potenziale tragedia umana. Centinaia di migliaia di persone potrebbero essere uccise. Non lasciare che succeda!”. Un messaggio indirizzato alla Siria ma che tiene conto dell'imminente incontro a tre fra Turchia, Iran e Russia (il prossimo 7 settembre), durante il quale si parlerà proprio di Idlib.

Altolà francese

La situazione attorno alla città non preoccupa solo gli Stati Uniti ma, qualche ora fa, anche la Francia aveva allertato sui possibili rischi di crisi umanitaria connessi a un'eventuale offensiva su Idlib: “Una tale offensiva – ha scritto in una nota il Ministero degli Esteri di Parigi – avrebbe conseguenze disastrose. Porterebbe ad una nuova importante catastrofe umanitaria e migratoria perché potrebbe direttamente minacciare i 3 milioni di civili conteggiati dall'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari dell'Onu nella regione”.

La posizione americana

La provincia settentrionale e le aree circostanti sono l'ultima grande enclave detenuta dagli insorti che combattono Assad, sostenuto da entrambe le forze russe e iraniane nella settenaria guerra civile in Siria. Al momento, in città risiedono appunto circa 3 milioni di civili. Un numero elevatissimo che, in caso di attacco, porterebbe quasi certamente una gravissima crisi con possibili conseguenze drammatiche per la popolazione. I riflettori sono puntati specie da parte degli Stati Uniti che, come twittato dall'amabasciatrice all'Onu Nikki Haley, “hanno gli occhi sulle azioni di Assad, Russia e Iran a Idlib”, accompagnando la frase con l'hashtag #NoChemicalWeapons. Stessa linea anche per il segretario di Stato Pompeo, secondo il quale ogni assalto del governo su Idlib verrà considerato come un'escalation della guerra in Siria.