Hong Kong: polizia spara e ferisce due manifestanti

Non si ferma la violenza a Hong Kong. Almeno due persone sarebbero state ferite da colpi di pistola sparati dalla polizia a Sai Wan Ho durante i violenti scontri di questa mattina dopo le 7:00 locali (mezzanotte in Italia) tra forze dell'ordine e manifestanti, impegnati a bloccare la circolazione stradale. La polizia di Hong Kong ha lanciato cinque raffiche di lacrimogeni a Pedder Street, nel cuore della città con molti uffici, tentando di disperdere i manifestanti che da questa mattina stanno in piccoli gruppi cercando di bloccare i mezzi trasporto creando barricate sulle principali vie in diversi distretti.

Feriti

Entrambi i feriti, riportano i media locali e i filmati postati sui social, sono stati portati via in ambulanza mentre erano ancora coscienti. Il ferito più grave sarebbe un ragazzo 21enne che è stato colpito al petto da un colpo di pistola ravvicinato sparato da un agente di polizia: il ragazzo, raggiunto al petto, è stato prima soccorso e portato via che era ancora cosciente e poi operato d'urgenza. Attualmente, è in terapia intensiva dove è sotto stretta osservazione, riferiscono i media locali. E' la terza volta in 5 mesi che la polizia usa armi da fuoco provocando dei feriti da quando – lo scorso giugno – sono iniziate le proteste contro la legge sulle estradizioni in Cina, proteste trasformatesi poi in anti-governative e pro-democrazia con molteplici scontri con le forze preposte a mantenere l'ordine. Il primo ottobre, uno studente è stato colpito al petto dopo l'assalto dei manifestanti contro un gruppo di agenti rimasto isolato; pochi giorni dopo; un 14enne è stato colpito alla gamba: entrambi i feriti sono stati poi arrestati. “E' doloroso vedere la città caduta in uno stato di polizia”, ha commentato su Twitter Joshua Wong, leader del “movimento degli ombrelli” del 2014 e tra gli attivisti più in vista del fronte pro-democrazia di Hong Kong. In un video amatoriale rilanciato anche dallo stesso Wong si vede un agente in moto che cerca di investire gli attivisti vestiti di nero.