Guatemala come Trump: ambasciata a Gerusalemme

Adistanza di appena qualche giorno dalla risoluzione Onu contro la decisione di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale dello stato di Israele, ecco che il Guatemala si attaglia alla posizione degli Stati Uniti, annunciando il trasferimento della propria ambasciata da Tel Aviv alla Città santa. A comunicarlo, via Facebook, è stato il presidente Jimmy Morales: “Cari abitanti del Guatemala, oggi ho parlato con il Primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu: abbiamo parlato delle eccellenti relazioni che abbiamo avuto come nazioni da quando il Guatemala ha sostenuto la creazione dello Stato di Israele”. Il leader del Paese, nello stesso post, ha sottolineato che fra gli argomenti di maggior interesse vi è stato proprio il “il ritorno dell'Ambasciata guatemalteca a Gerusalemme”.

Morales: “Procedimento in fase di apertura”

Una “strada giusta”, secondo Morales, che segna un nuovo tassello nel rapporto di collaborazione tra due Stati alleati: il Guatemala è il primo Paese, fra quelli che hanno votato contro la risoluzione delle Nazioni unite, a seguire l'esempio di Donald Trump e a parlare dell'argomento con il primo ministro di Israele, annunciando che quest'ultimo, in quanto Stato alleato, va sostenuto. Solo 6 Paesi, oltre al Guatemala, si sono uniformati alla posizione di Trump e a Israele, ripartiti fra Oceania, Centro America e un rappresentante dell'Africa: Honduras, Isole Marshall, Micronesia, Nauru, Palau, Togo. In merito al trasferimento dell'ambasciata, il presidente Morales ha spiegato di aver “dato istruzioni in merito al ministro degli Esteri per mettere a punto il procedimento”, di fatto annunciando l'avvio del processo burocratico.

Per quanto riguarda i tempi di trasferimento, al momento non c'è nulla di certo: del resto, nemmeno sullo spostamento dell'ambasciata Usa a Gerusalemme è stato fissato un termine preciso. Anche nei giorni scorsi il presidente Morales aveva appoggiato le posizioni degli Stati Uniti e di Israele, sottolineando gli oltre 70 anni di schieramento a favore dello Stato mediorientale.