Giovani nella grotta: per salvarli ci vorranno mesi

Potrebbero volerci mesi per salvare i 12 giovani che da 10 giorni sono bloccati in una grotta in Thailandia insieme al loro allenatore. I ragazzi stanno bene ma per loro la risalita verso la luce sarà più lunga del previsto, salvo che imparino a immergersi con l'attrezzatura da sub

Soccorsi

Lo ha reso noto l'esercito thailandese, poche ore dopo il loro ritrovamento da parte dei due sommozzatori britannici in una sorta di spiaggia a 4 chilometri dall'imbocco della grotta Tham Luang. I soccorritori stanno sfidando l'innalzamento del livello dell'acqua per portare al gruppo viveri sufficienti per quattro mesi e si cerca anche di installare una linea elettrica e telefonica per consentire al gruppo di parlare con i familiari, ha spiegato il governatore del Chiang Rai, Narongsak Osotthanakon, che dirige le operazioni di soccorso.

Missione impossibile

A tutti saranno impartite lezioni di nuoto per favorire un'eventuale operazione di salvataggio. Nessuno di loro, infatti, sa nuotare, e indeboliti come sono potrebbe essere fatale tentare di farli immergere al buio, in acque fangose e tra forti correnti per fargli fare un tragitto che un sub esperto dei Navy Seal impiega sei ore a percorrere. Per ora, quindi, la priorità dei soccorritori resta quella di pompare via l'acqua dalla grotta (10.000 litri all'ora) per aprire un varco asciutto. Le piogge previste nei prossimi giorni, però, rischiano di allungare i tempi e richiedere “mesi” per un salvataggio senza doversi immergere, come ha spiegato il capitano della Marina Anand Surawan. Un'alternativa potrebbe essere quella di aprire un varco dall'alto per tirarli fuori e in questo senso proseguono le esplorazioni per uno scavo.

Buone condizioni

Il gruppo era entrato nella grotta il 23 giugno dopo un allenamento e poco dopo le forti piogge monsoniche avevano bloccato l'uscita. Nel complesso le condizioni di salute dei 13 sono stabili e nessuno è in pericolo di vita: la temperatura sulla spiaggia è di 26 gradi e l'acqua che cade dalle pareti ha evitato il pericolo di disidratazione. A tutti sono stati forniti cibo e liquidi per una graduale ripresa.