ELEZIONI IN UNGHERIA, AVANZA L’ESTREMA DESTRA XENOFOBA

Successo elettorale per l’estrema destra ungherese. Il partito xenofobo e antisemita Jobbik ha conquistato un seggio a Taploca, nell’ovest del Paese. La consultazione suppletiva è stata resa necessaria a causa di un posto rimasto vacante per la morte di un deputato di Fidesz, il partito di destra del premier Viktor Orban. Il candidato vincente, Lajos Rig, ha ottenuto il 35% dei voti, mentre quello del Fidesz il 34%; al terzo posto il politico socialista con il 27%. Jobbic, formazione capitanata da Gabor Vona, nelle ultime elezioni europee del 2014 ha ottenuto il 20% dei consensi, ma gli osservatori la indicano in ulteriore crescita. Di fatto rappresenta la quarta realtà della Dieta, il parlamento ungherese. La popolarità di Fidesz, invece, è crollata vertiginosamente, tanto che a febbraio, in altre supplettive, ha perso la maggioranza dei due terzi su cui poteva contare.

Intanto migliaia di persone sono scese in strada a Budapest per la marcia dei sopravvissuti, l’evento che dal 2003 ricorda lo sterminio del popolo ebraico nei campi di concentramento nazisti. La comunità semitica non nasconde la sua preoccupazione per l’ascesa dell’estrema destra in Ungheria. “Jobbik – ha dichiarato il presidente del World Jewish Congress, Ronald S. Lauder – cavalca l’onda del silenzio sia del partito di maggioranza Fidesz sia dei socialisti. È un gioco pericoloso. È esattamente la maniera in cui in altri casi l’estrema destra è cresciuta. E una volta arrivata al potere, il danno è fatto e tutto cambia”.