Daesh, al-Quraishi è il nuovo al-Baghdadi

Al-Baghdadi è morto, e stavolta le conferme non arrivano dall'Intelligence o dalla presidenza Usa ma dall'agenzia Amaq, vicina al sedicente Stato islamico, che ufficializza inoltre anche l'uccisione di quello che dell'Isis era portavoce, Abu al-Hassan al-Muhajir, che sarebbe stato ucciso nel corso di un'operazione congiunta fra le forze americane e quelle curde nella zona di Jarablus poco dopo il blitz che ha portato al suicidio del Califfo. L'annuncio della morte dell'ex leader daesh è stata anche l'occasione per lanciare un messaggio agli Stati Uniti, invitati a “non gioire” per la fine del fondatore del gruppo jihadista, e per proclamare il nome di chi raccoglierà la leadership di al-Baghdadi, Abu Ibrahim al-Hashimi al-Quraishi. Anche qui, il messaggio è agli Usa ma, indirettamente, rivolto a tutti i sostenitori della pace: “E' colui che vi farà soffrire di più”. E se l'identità reale del nuovo leader resta in ombra (le diciture “al-Hashimi” e “al-Quraishi” sono titoli comuni a chi ambisca a tale leadership), appare più concreta la minaccia (una delle tante) rivolte all'Occidente nel messaggio che ha ufficializzato la morte di al-Baghdadi, con la quale daesh ha reso chiaro l'obiettivo di voler liberare i jihadisti tenuti prigionieri nel Nord-Est della Siria, uno dei principali motivi di preoccupazione dettati dall'offensiva turca contro i curdi siriani.

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Il blitz

Un annuncio, quello di daesh, arrivato qualche ora dopo la diffusione, da parte del Pentagono, del primo filmato che mostra il blitz che ha portato alla morte del leader e di parte della sua famiglia, mostrato via Twitter dall'Us Central Command e prime immagini ufficiali dell'operazione messa in atto nell'Idlib. Si tratta di filmati brevi, nei quali si nota sia l'avvicinamento delle Forze speciali americane che le detonazioni che hanno spazzato via i miliziani che cercavano di organizzare la difesa. Secondo quanto riferito dal capo del comando centrale degli Stati Uniti, il generale Frank McKenzie, “al-Baghdadi si è fatto esplodere con una bomba che indossava e ha ucciso così due bambini piccoli che erano con lui”, confermando quindi quasi completamente la versione fornita dal presidente Trump che, però, aveva parlato di “tre bambini” rimasti uccisi dal giubbotto esplosivo indossato dal Califfo. Stando alle parole del generale McKenzie, inoltre, gli ordini trasmessi in arabo (appena distinguibili) avrebbero avuto lo scopo di indirizzare le Forze speciali esclusivamente verso i combattenti, evitando di colpire altre persone. Un ordine che, ha spiegato il Pentagono, avrebbe permesso di salvare una decina di bambini.