CRIMINI DI GUERRA: I PALESTINESI PRESENTANO UN DOSSIER CONTRO ISRAELE

Le autorità palestinesi hanno presentato alla Corte penale internazionale un dossier per chiedere l’apertura di un’inchiesta su Israele e sugli eventuali crimini di guerra commessi dal governo di Tel Aviv.

La documentazione si concentra su tre aspetti principali: il primo è in riferimento ai presunti crimini commessi nella Striscia di Gaza durante l’offensiva Scudo di difesa dell’estate 2014 durante la quale sono morti 2100 palestinesi, per la maggior parte civili, e 73 israeliani.

Il secondo punto riguarda la colonizzazione dei terreni in Cisgiordania e infine è stata presentata una documentazione anche sul trattamento dei prigionieri palestinesi.

“Ottenere giustizia è essenziale per le vittime palestinesi, sia che esse siano vive o morte – ha detto il ministro degli Esteri Malki uscendo dalla sede del tribunale all’Aia -Oggi la Palestina è qui per chiedere giustizia, non vendetta”. Il principale obiettivo da parte dei palestinesi giunti alla Cpi, sarebbe quello di far riconoscere la responsabilità delle “sfere più alte delle cupole militari, politiche ed economiche dello Stato israeliano”.

Consegnato il dossier, sarà la procuratrice Bensouda a valutare il caso e decidere se esistono o meno prove sufficienti e chi nello specifico dovrà essere indagato dal tribunale. Intanto per Tel Aviv arriva il momento di scegliere come affrontare questa situazione: può scegliere se collaborare all’inchiesta o di opporsi dichiarando di non riconoscere la Palestina come autorità statale. Un bivio importante che potrebbe portare Israele ad essere uno dei pochi Paesi che non ha collaborato con la Corte Penale Internazionale.