Condannato il vicepresidente dell'Ecuador

E'stato condannato a sei anni di reclusione Jorge Glas, vicepresidente dell'Ecuador e già sospeso dalle sue funzioni nell'agosto scorso. Per il politico 48enne, coinvolto nel caso Odebrecht, sembrerebbe essere stato decisivo un file audio nel quale il suo nome veniva menzionato da un dirigente dell'azienda brasiliana, finita al centro di uno dei più gravi scandali di corruzione dell'America latina. Nell'estratto, al nome di Glas sarebbe stato fatto riferimento come una persona che doveva essere pagata perché concedesse l'autorizzazione all'assegnazione di non meglio specificati lavori pubblici. Una registrazione che aveva già spinto il presidente ecuadroegno, Lenin Moreno, a sospendere il suo vice dalle sue mansioni governative e l'accusa a formulare l'ipotesi che, fra il 2012 e il 2016, Glas abbia intascato su per giù 14 milioni di dollari in tangenti.

La condanna

A commentare la sentenza a carico dell'ormai ex vicepresidente, è stato il precedente leader del Paese, Rafael Correa, sotto il quale Glas aveva già prestato servizio con la medesima carica: “Hanno condannato un innocente – ha sostenuto su un post apparso su Twitter -. Il copione è lo stesso utilizzato per Dilma Rousseff, Lula e Cristina Kirchner”. L'ex presidente ha poi lanciato una sorta di profezia, scrivendo che “è solo una questione di tempo e i nostri popoli reagiranno”. A ogni modo, Jorge Glas rappresenta la figura di più alto rango politico coinvolta nel caso Odebrecht, scandalo esteso a macchia d'olio in numerosi Paesi del Sud e Centro America, fra i quali il Perù, lo stesso Brasile, Panama e Messico. Glas per ora non ha commentato, con solo il suo legale a rilasciare qualche dichiarazione, nelle quali si è limitato a definire “barbara” la condanna ricevuta, la quale non sarà a ogni modo a effetto definitivo finché non verrà confermata dal Tribunale. Fattore che vale anche per gli altri imputati i quali, nel frattempo, potranno presentare ricorso.

Il caso Odebrecht

Il caso della compagnia brasiliana, specializzata nelle grandi opere di edilizia (fra le quali dighe e ponti) ha trascinato nel vortice della corruzione non meno di 12 Paesi, per un totale di 788 milioni di dollari che sarebbero stati sborsati in tangenti. Per quanto riguarda gli appalti in Ecuador, un ex dirigente Odebrecht, in patteggiamento, aveva dichiarato come a partire dal 2007 fossero stati versati 33,5 milioni di dollari in tangenti per la garanzia di contratti infrastrutturali. Secondo quanto formulato dall'accusa, Glas avrebbe effettuato le transazioni di denaro tramite suo zio, anch'egli a processo con le contestazioni di reato di peculato e associazione a delinquere.