COLLABORATORI PAGATI CON FONDI EUROPEI: PERQUISITA LA SEDE DEL FRONT NATIONAL

Problemi di “finanziamento illecito” per i partiti della destra francese, sia per quella tradizionale-conservatrice capeggiata da Nicolas Sarkozy, sia per quella di estrema destra di Marine Le Pen. Ieri, gli uffici di Nanterre del Front National (FN) alla periferia di Parigi sono stati perquisiti dalle forze dell’ordine. Ventiquattrore prima era toccato alla villa del fondatore ed eurodeputato Jean-Marie Le Pen, a Saint Cloud (Hauts-de-Seine) e agli uffici del suo segretario personale, Gérald Gérin.

Ieri mattina gli agenti dell’ufficio anti-corruzione della polizia giudiziaria si sono presentati nella sede di FN nell’ambito di un’inchiesta preliminare che riguarda venti assistenti del partito che lavorano a Strasburgo. Il sospetto è che, nonostante il team fosse pagato dall’Europarlamento, di fatto lavorasse esclusivamente per la Le Pen. Se le ipotesi di reato venissero confermate, l’accusa sarebbe di «finanziamento illecito», la stessa per la quale il giorno prima l’ex presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy è finito alla sbarra nell’ambito dell’inchiesta Bygmalion, imputato per «aver superato il limite legale delle spese elettorali» nella campagna per le presidenziali (vinte) nel 2012.

Per Marine Le Pen si tratta di un bis dopo l’inchiesta aperta lo scorso aprile in merito, ancora una volta, a un ipotetico «finanziamento illecito» che riguarderebbe la campagna per le politiche e le presidenziali del 2012. Secondo i magistrati, la presidente potrebbe aver impiegato «fittiziamente, con contratti a tempo determinato due suoi consiglieri, David Rachline e Nicolas Bay». Il tutto tramite la Riwal, agenzia di comunicazione e principale «prestatrice di servizi» del FN. Se le inchieste su Sarkozy e la Le Pen dovessero proseguire, i due potrebbero trovarsi in corsa per l’Eliseo da imputati per finanziamento illecito, con Sarkozy addirittura a rischio condanna.