Cisgiordania, ucciso un giovane soldato israeliano

Torna a salire la tensione in Cisgiordania dove, secondo quanto riferito dalla radio militare israeliana, un soldato dell'esercito è stato assassinato, probabilmente durante la notte, nella zona di Betlemme, dove sorge l'insediamento di Migdal Oz. Il militare, stando al resoconto fornito dall'emittente vicina all'Idf, sarebbe stato accoltellato ripetutamente da un gruppo composto da un numero imprecisato di persone le quali, subito dopo, avrebbero fatto perdere le loro tracce. Secondo l'esercito israeliano, la matrice dell'attentato è da considerarsi palestinese anche se, al momento, sulle modalità dell'uccisione restano alcuni dubbi considerando che il corpo del soldato, un 18enne del collegio rabbinico, inquadrato nell'esercito ma ancora non addestrato, è stato ritrovato fuori dell'accampamento, senza armi indosso e senza uniforme. Tra le ipotesi formulate dalle Forze armate, la possibilità che il ragazzo sia stato rapito e ucciso in un luogo diverso (in modo speculare a quanto accaduto nel 2014 ai danni di altri giovani, rapiti e uccisi nella stessa zona della Cisgiordania con responsabilità attribuita da Israele ad Hamas). Sembra che la sua scomparsa fosse stata segnalata già da alcune ore.

Il ritrovamento

Della questione si è occupato anche il premier israeliano Benyamin Netanyahu, il quale ha annunciato che “le forze di sicurezza sono impegnate adesso in una caccia per catturare il bieco terrorista e regolare i conti”. Le autorità d'Israele stanno infatti trattando il caso come un atto terroristico, adottando conseguenti misure nella ricerca dell'autore materiale. Secondo il racconto fornito al Time of Israel dal rabbino Shlomo Wilk, il ragazzo si sarebbe recato ad acquistare alcuni libri come regalo, i quali sarebbero peraltro stati ritrovati vicino il corpo. Il che avrebbe potuto far sgonfiare l'ipotesi del rapimento, facendo crescere la possibilità che il giovane sia rimasto vittima di un agguato. Tuttavia, attorno al luogo del ritrovamento non sarebbero state ritrovate quantità importanti, rafforzando quindi l'ipotesi che il delitto sia avvenuto in un posto diverso.

L'indagine

Secondo il ToI, il servizio di sicurezza Shin Bet avrebbe segnalato movimenti di Hamas volti a incrementare le risorse nel territorio della Cisgiordania per eseguire attacchi di questo tipo, sostenendo che “un certo numero di celle militari di Hamas sono state scoperte nell'area della Giudea e della Samaria nelle ultime settimane che stavano operando sotto le istruzioni di Hamas nella Striscia di Gaza e che stavano progettando di effettuare attacchi terroristici contro obiettivi israeliani e dell'Autorità palestinese”. Nel frattempo, la morte del giovanissimo soldato israeliano è stata commentata anche dalla Jihad islamica, secondo la quale “si è trattato di una operazione ardita”, volta a essere un incoraggiamento “per i palestinesi prigionieri di Israele''.