Cina: “A Hong Kong atti illegali contro l'ordine sociale”

Gravi atti illegali che calpestano lo stato di diritto e minacciano l'ordine sociale”. Sono queste le parole di condanna della Cina relativamente all'occupazione e alle devastazioni avvenute nel parlamento di Hong Kong delle scorse notti ad opera dei manifestanti. Pechino, prosegue il comunicato, “sostiene con forza” il governo e la polizia dell'ex colonia sulla soluzione “dell'incidente secondo le leggi” vigenti in materia. Il portavoce dell'Ufficio degli affari di Hong Kong e Macao ha confermato il sostegno della Cina alle indagini sulle “responsabilità penali dei violenti trasgressori nel rispetto della legge. Queste gravi violazioni calpestano lo stato di diritto, minano l'ordine sociale e sono una sfida al modello 'un Paese due sistemi'”. Da parte sua, la governatrice di Hong Kong Carrie Lam aveva immediatamente condannato l'irruzione dei manifestanti in parlamento contro la legge sull'estradizione in Cina dicendo: “Perseguiremo ogni atto illegale”.

Donald Trump

Il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang ha inoltre ribadito un concetto già detto due giorni fa: che le nazioni straniere devono astenersi da ogni commento sulle proteste trattandosi di “mere questioni interne”. Nello specifico, le accuse odierne sono dirette al presidente americano Donald Trump. La Cina ha infatti accusato gli Usa di “interferire” negli affari di Hong Kong: “Deploriamo e ci opponiamo con forza all'interferenza evidente degli Stati Uniti negli affari di Hong Kong e negli affari interni della Cina”, aveva detto in quell'occasione il portavoce Shuang. Il parlamento di Hong Kong resterà chiuso per due settimane a causa dei danni causati dagli occupanti.