Caos a Tijuana, Trump chiude i confini

Tensione alle stelle al confine fra Messico e Stati Uniti, dove la carovana di migranti arrivata dal Centro America ha iniziato a premere lungo le linee di separazione fra i due Paesi, cercando di entrare nei limiti al di qua del Rio Grande. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha decretato la chiusura degli accessi negli States a Tijuana e San Diego, vietato il divieto di transito a pedoni e veicoli al varco di San Ysidro. Secondo quanto riferito dai media statunitensi, i migranti avrebbero tentato di forzare il blocco del confine dando l'assalto alle reti metalliche che separano gli Usa dal Messico, finendo respinti dalle Forze dell'ordine che, per impedire lo sconfinamento, hanno utilizzato anche i gas lacrimogeni.

Giro di vite

Sulla questione il presidente Trump è stato categorico, come d'altronde lo è sempre stato: “Non sarà loro permesso di entrare negli Stati Uniti finché le loro istanze non saranno individualmente approvate da una corte. Rimarranno tutti in Messico”. E, rispettando quanto aveva annunciato ipotizzando lo scenario più estremo, Trump ha interdetto agli accessi il confine meridionale, confermando in pieno “il piano d'emergenza” in caso di eccessiva pressione dei migranti: “Non c'è modo – aveva detto – che dopo decenni di abusi gli Usa continuino con una situazione così costosa e pericolosa”. Situazione speculare anche al di qua del Rio Grande, con le forze di sicurezza messicane che hanno arginato alcuni tentativi di forzare i blocchi.

In settemila in Messico

Almeno 7 mila sarebbero le persone attualmente in territorio messicano in attesa di conoscere l'esito delle loro richieste d'asilo. Anche in virtù del limbo in cui versano buona parte delle famiglie, alcuni componenti del gruppo hanno cercato di calmare gli animi, sconsigliando ai più esuberanti di avvicinarsi con intenti di valicazione ai varchi presidiati proprio per scongiurare eventuali conseguenze sulle richieste d'asilo in atto. Del resto, i tentativi di accedere forzatamente negli Usa sarebbero dovuti proprio alla nuova direttiva americana, in accordo con le autorità messicane, di far sostare i migranti oltre il Rio Bravo fino al completamento delle verifiche sulle loro domande di ingresso.