Brexit verso il rinvio, ma a quando?

La Brexit si avvia verso il rinvio. Resta però da capire a quando. Da un lato il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ne propone uno “flessibile” di dodici mesi, come riferisce una fonte alla Bbc. Il suo piano permetterebbe al Regno Unito di lasciare l'Ue prima, se il Parlamento britannico ratificherà un accordo, ma la proposta dovrà essere accettata dai leader europei al vertice straordinario della prossima settimana, spiega la Bbc. Dall'altro lato la premier britannica Theresa May propone un rinvio della Brexit fino al 30 giugno. Lo riferisce Downing Street. “Nel caso in cui le parti siano in grado di ratificare più velocemente, l'estensione sarà conclusa prima“, scrive May in una lettera al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, in vista del summit straordinario dei leader Ue del 10 aprile.

Il parere di Tria

Sulla Brexit “si spera che non si arrivi senza un accordo”, perché ci sarebbe “impatto” sull'economia, non solo italiana ma di tutta l'Europa. Lo ha detto il ministro dell'economia Giovanni Tria a chi gli chiede se tema gli effetti della Brexit. “L'impatto ci sarebbe, ma è l'impatto generale di incertezza che si sta provocando e lo sappiamo, ma non solo sull'economia italiana, ma sull'Europa. In generale noi stiamo subendo l'andamento di tutta l'economia europea, dell'economia tedesca”, ha aggiunto. Ma l'impatto di un'eventuale Brexit disordinata “è la parte di un quadro di un andamento complessivo dell'economia”, ha chiarito.