Bolsonaro: “Se vinco, Battisti subito estradato in Italia”

Potrebbe presto finire il lungo soggiorno di Cesare Battisti in Brasile. Il favorito al ballottaggio per le presidenziali, Jair Bolsonaro, ha affermato che l'ex terrorista “sarà immediatamente estradato” in Italia. In uno dei suoi tweet in campagna elettorale, Bolsonaro ha scritto: “Come già detto, riaffermo qui il mio impegno di estradare il terrorista Cesare Battisti, amato dalla sinistra brasiliana, immediatamente in caso di vittoria alle elezioni. Mostreremo al mondo il nostro totale ripudio e impegno nella lotta al terrorismo. Il Brasile merita rispetto!”.

Su Battisti pende una condanna, in Italia, per quattro omicidi. Ex appartenente Proletari armati per il comunismo (Pac), è latitante da 36 anni. L'ultima volta che Battisti aveva avuto a che fare con un giudice in Brasile è stato il 25 aprile scorso quando gli sono state revocate le misure cautelari, liberandolo così dalla cavigliera elettronica, dall'obbligo di rincasare entro le 22 e permettendogli di girare per il Brasile. Lo ha deciso la Corte suprema brasiliana (Stj), annullando la sentenza dell'ottobre dell'anno scorso, quando Battisti fu arrestato al confine con la Bolivia con 25mila dollari in valuta estera con cui si accingeva a lasciare il Paese. Allora si era fatte sempre più insistenti le voci su una eventuale estradizione in Italia.

A Battisti e alla moglie Joice Lima, sposata nel 2015, è stato anche imposto il sequestro del passaporto. Le misure erano state imposte dopo che si era scoperto che Battisti aveva fornito un indirizzo falso per ottenere i certificati necessari alle nozze in Brasile, commettendo un falso ideologico. Per Battisti resta sempre aperta la questione della sua estradizione in Italia. Nel marzo scorso il procuratore generale brasiliano aveva rimesso al presidente Michel Temer la decisione finale, che potrebbe cancellare lo status di rifugiato concesso nel 2010 da Lula.