Blackout, Maduro: “Un mese per tornare alla normalità”

Servirà circa un mese per tornare alla normalità dopo il maxi blackout che ha colpito il Venezuela. Lo ha detto Nicolas Maduro, annunciando “un piano di contingenza di 30 giorni per amministrare l'energia disponibile e ritornare progressivamente alla normalità”. 

Il piano

In un messaggio alla Nazione il capo dello Stato ha reso noto di “avere approvato un piano di 30 giorni che permetta un equilibrio fra il processo di generazione di energia e il consumo in tutto il Paese, ponendo enfasi anche sulle garanzie per la distribuzione di acqua che dipende dall'elettricità”. “Stiamo affrontando 'mostri' – ha concluso – che vogliono distruggere il Venezuela portando violenza”. Da parte sua il vicepresidente venezuelano Jorge Rodríguez ha indicato che le scuole resteranno ancora chiuse – Madurospera di riaprirle “martedì o mercoledì” – mentre le attività del settore pubblico e privato saranno limitate alle 14.

La teoria

Secondo il regime, riporta l'agenzia Nova, le frequenti interruzioni del servizio elettrico sarebbero dovute a vere e proprie azioni di sabotaggio messe in atto dalle opposizioni, su ordine di alcuni governi esteri. “Sabotaggi elettrici”, “attacchi elettromagnetici”, incendi ed altre azioni avrebbero l'obiettivo di creare una situazione di disagio nel Paese, facendo così crescere il malcontento della popolazione. Lo scorso mese il procuratore generale, Tarek William Saab, ha annunciato la nomina di tre magistrati per indagare sull'accaduto. Le opposizioni, guidate dall'autoproclamato presidente Juan Guaidò, invece, accusano il governo di “incompetenza” e mancanza di investimenti per l'ammodernamento delle strutture.