Autobomba a Mogadiscio: è una strage

E'di almeno 70 morti e 76 feriti, ma potrebbe essere molto più grave, il bilancio dell'esplosione che ha squarciato la mattinata di Mogadiscio, in Somalia: un'autobomba è esplosa in un sobborgo della capitale somala densamente abitato, compiendo una strage immediata. Fonti ospedaliere avrebbero già dato conferma di oltre 70 decessi, precisando però che si tratta di un bilancio provvisorio. Nelle ore successive, l'attentato è stato rivendicato dal gruppo fondamentalista di al-Shabaab, attivo in Somalia e nel resto del Corno d'Africa, responsabile di quello che, per il Paese, è uno degli attentati terroristici più sanguinosi degli ultimi anni, che ha colpito direttamente la popolazione civile: il quartiere interessato dall'esplosione, infatti, sarebbe abitato principalmente da famiglie e frequentato da studenti universitari, molti dei quali indicati fra le vittime, in quanto un pullman di studenti sarebbe stato direttamente investito dall'onda d'urto della detonazione. Secondo quanto riferito da un agente di Polizia, Mohamed Hussein, citato dai media internazionali, l'attentato sarebbe avvenuto durante l'ora di punta, nei pressi di un checkpoint particolarmente affollato, poiché situato vicino a un ufficio delle tasse.

Secondo il deputato Abdirizak Mohamed, ex ministro della Sicurezza Nazionale, fra le vittime ci sarebbero almeno “17 agenti di polizia, 73 civili e 4 stranieri”. Secondo i media, questi ultimi sarebbero di nazionalità turca.

#show_tweet#