Attentato Isis a Manbij: 16 morti

E'di almeno 16 morti il bilancio del nuovo attentato suicida in Siria. Una violenta esplosione a Manbij, città nel Nord del Paese controllata dalle forze curde alleate a Washington, ha creato il panico.

Dinamica

La deflagrazione è avvenuta al ristorante “I principi” (al Umarà) dove si stava tenendo una riunione tra il Consiglio militare della città e militari statunitensi. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) – una ong locale con una vasta rete di attivisti locali e internazionali. Tra le vittime anche 4 soldati americani. L'attentato è stato rivendicato dall'Isis che ha parlato di “attacco suicida ferrato con una cintura esplosiva” che “ha colpito una pattuglia della coalizione internazionale nella città di Manbij''.

Pence

Il vicepresidente Usa, Mike Pence, ha detto che gli Stati Uniti faranno in modo che “l'Isis non rialzi di nuovo la sua brutta testa”. “Stiamo riportando le truppe a casa, l'Isis è stato sconfitto – ha aggiunto -. Resteremo nella regione, resteremo in battaglia. Proteggeremo le conquiste dei nostri soldati e dei partner della coalizione”. Parole che potrebbero preludere a una permanenza delle truppe americane sul territorio. Ma secondo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan un passo indietro rappresenterebbe “una vittoria per il Califfato“. “Ho constatato la volontà di Trump – ha aggiunto – questo attacco non lo farà tornare indietro”. “Continueremo a colpire il Daesh – ha concluso – perché vogliamo farlo sparire da quei territori”.