Attacco JeM alla base indiana di Jammu

Sono già dieici i morti provocati dall'attacco sferrato, ormai 24 ore fa, da un commando del movimento separatista islamico Jaish-e-Mohammed (JeM), di stanza in Pakistan, a una base dell'esercito indiano. L'offensiva è stata lanciata nei pressi della città di Jammu, situata nella parte settentrionale del Jammu e Kashmir, la parte della regione sotto l'autorità di Dehli: secondo quanto riferito da alcune agenzie, tra le quali Ani, cinque soldati indiani sono stati uccisi, così come quattro militanti e un civile della zona residenziale dove, al momento, si trovano i ribelli del movimento, trincerati in alcune abitazioni nei pressi della base. La difficoltà delle operazioni, legate alla presenza di molti civili, parecchi dei quali familiari dei militari dell'avamposto (tra cui l'uomo ucciso, padre di uno di loro), ha richiesto la presenza sul posto del comandante dell'esercito dell'India, il generale Bipin Rawat, impegnato a coordinare le azioni contro i separatisti.

L'assedio

Durante la notte la situazione è rimasta relativamente tranquilla, nel senso che non vi sono state ulteriori offensive da parte dei due schieramenti. Le operazioni sono riprese all'alba: l'esercito indiano sta tentando di scardinare la resistenza dei ribelli in un accampamento di fanteria alla periferia di Jammu dove, dopo una sortita con scontro a fuoco annesso con le sentinelle presenti, si sono rifugiati i membri superstiti del JeM. Nel corso della sparatoria le forze di sicurezza hanno cercato di far evacuare le famiglie della zona residenziale ma, secondo quanto riferito dai portavoce dell'esercito, 11 civili sono rimasti feriti e, tra questi, 3 bambini.

La contesa

Lo scontro fra JeM ed esercito del Sunjuwan hanno riacceso il fuoco della contesa fra India e Pakistan della regione del Kashmir, attualmente amministrata da entrambe le nazioni, divisa da una linea di controllo che demarca le diverse zone. Lo Stato indiano ha accusato i vicini di addestrare e armare i militanti ribelli, come i separatisti del JeM, per favorire le incursioni oltre confine e irrompere nel Kashmir indiano, accuse respinte dal governo pakistano, il quale esercita la sua autorità sulle regioni di Azad Kashmir e sul Gilgit-Baltistan. E' dal 1947 che quest'area geografica, al confine fra i due Stati confinanti, oltre che con la Cina, è oggetto di disputa: sotto l'amministrazione di Pechino sono ricadute le aree di Aksai Chin e Shaksgam.