Argentina: il peronista Fernandez nuovo Presidente

Domenica al voto per la scelta del Presidente in Argentina e in Uruguay. In Argentina, a spoglio non ancora concluso, è ormai certa la vittoria del peronista Alberto Fernandez. Il suo consenso è ormai oltre il 47,82 per cento quando è stato scrutinato il 90% delle schede elettorali valide e il presidente uscente argentino Maurizio Macri – fermo al 40,67% – si è felicitato con lui per la vittoria e “la grande elezione fatta”. Al terzo posto, lontanissimo, Roberto Lavagna (ConFed) inchiodato al 6,13%. Lo ha comunicato stanotte il ministro dell'Interno, Rogelio Frigerio. Nel quartier generale del suo movimento Cambiemos a Buenos Aires, Macri ha annunciato di aver invitato a pranzo Fernandez alla Casa Rosada per concordare “una transizione ordinata per il benessere di tutti gli argentini”. Folla in strada celebra il ritorno dei peronisti al potere. A spoglio non ancora concluso, la vittoria di Fernandez – che avrà come vice la ex presidente Cristina Fernandez de Kirchner –  è comunque ormai certa: la legge elettorale argentina prevede una vittoria presidenziale al primo turno con il 45% dei voti, o con almeno il 40% e dieci punti di vantaggio sul secondo. La sconfitta governativa è stata accentuata dalla perdita anche del governo della provincia di Buenos Aires, dove un economista 'fedele' a Cristina Kirchner ha sconfitto con il 51,98% la governatrice uscente, Maria Eugenia Vidal (36,11%).

Uruguay

Nessuna sorpresa invece in Uruguay, dove – come pronosticato – lo scrutinio dei voti vede andare verso il ballottaggio il 24 novembre il candidato del governativo Frente Amplio (Fa), Daniel Martínez, accreditato di meno del 38,8% dei voti e il suo rivale Luis Lacalle Pou, che ha circa il 29,4%. Lo dicono i sondaggi di quattro istituti di sondaggio nazionali. Per conquistare la vittoria al primo turno un candidato, secondo la legge uruguayana, dovrebbe conquistare almeno il 50% più uno dei voti. Al terzo e quarto posto del primo turno, secondo le rilevazioni degli istituti Cifra, Equipos, Factum e Opción, si trovano Ernesto Talvi del Partito colorado (12,6%) e Guido Manini Ríos Cabildo aperto (10,2%). La vittoria al ballottaggio di Martínez si presenta quindi estremamente complicata se si confermassero queste cifre preliminari. La Costituzione del Paese non prevede che il presidente possa fare due mandati consecutivi. Per tale motivo, l’attuale presidente Tabaré Vázquez, esponente della coalizione di sinistra Fronte Ampio, non è tra i candidati.