Acciaio e alluminio, Trump decide fra 30 giorni

La decisione del presidente Trump sui dazi a carico delle importazioni di acciaio e alluminio è rinviata al prossimo 1 giugno. A riportarlo è il 'Wall Street Journal' il quale, citando alcune fonti vicine alla Casa Bianca, annuncia la posticipazione di 30 giorni di qualsiasi pronunciamento in merito e, insieme, la probabile (anzi, molto probabile) esclusione della Corea del Sud dalla politica trumpiana sui dazi. Un mese, dunque, per calibrare al meglio rischi ed effetti collaterali di una decisione che, qualora fosse (come assi fattibile) confermata, potrebbe portare i Paesi destinatari sull'orlo di uno scontro commerciale con gli Stati Uniti. E questo non riguarda solo l'Europa ma anche Stati vicini come Canada e Messico, finiti ugualmente nel mirino della tassazione del 25% su acciaio e del 10% sull'alluminio. Con entrambi, peraltro, gli Usa stanno ridiscutendo i termini dell'accordo Nafta per il libero scambio.

Speranze Ue

Le esenzioni dai dazi sarebbero scadute alle sei del mattino (ora italiana) dell'1 maggio ma, con la proroga concessa dal presidente Trump, resta un margine di un mese per le trattative. A premere sono soprattutto gli alleati europei, con il Tycoon fermo nella sua decisione di dimezzare il segno negativo degli Usa sul commercio con l'Unione, arrivato a 151,4 miliardi di deficit nel 2017, dovuto soprattutto all'import nel settore manifatturiero dalla Germania. E, a proposito dei tedeschi, la scorsa settimana Angela Merkel era volata negli Stati Uniti giusto qualche giorno dopo la visita del presidente francese, Emmanuel Macron, con il preciso scopo di far desistere il presidente dal suo intento sui dazi. Un'impresa decisamente fallita anche se, a questo punto, forse propedeutica a far concedere qualche altro giorno di tempo da parte di Trump.

Accordi e proroghe

L'obiettivo dell'Ue resta l'esenzione permanente ipotesi che, fino a qualche giorno fa, appariva decisamente remota. Nei prossimi giorni, probabilmente, i leader europei torneranno alla carica per intavolare nuove trattative e tentare di evitare il dazio su acciaio e alluminio. Nel frattempo, dalla Casa Bianca scrivono che “l'amministrazione ha raggiunto un accordo definitivo con la Corea del Sud per l'import di acciaio. E ha raggiunto accordi di principio con Argentina, Australia e Brasile, i cui dettagli saranno finalizzati a breve. L'amministrazione estende le trattative con Canada, Messico e Unione Europea per altri 30 giorni. In tutte queste trattative, l'amministrazione è concentrata su quote che frenano l'import e tutelano la sicurezza nazionale. Questi accordi mettono in evidenza la strategia di successo dell'amministrazione Trump nel raggiungere risultati con gli alleati tutelando la nostra sicurezza”. Per l'Ue la partita sarà dunque tutt'altro che semplice.