Quelle storie di non amore che si trasformano in morte

Ieri sera è stata confermata dalla Cassazione la condanna all’ergastolo nei confronti di Vincenzo Paduano per omicidio e stalking. 

Quest’uomo, il 29 maggio del 2016, ormai quasi 5 anni fa, dopo giorni di minacce e vessazioni nei confronti della sua ex ragazza, la insegue mentre stava tornando a casa in automobile, la sperona, la uccide e poi le dà fuoco per cancellare ogni traccia.

Così, nel cuore della notte, in una via fuori mano di Roma, Sara di Pietrantonio muore, a soli 22 anni.

La sua colpa? aver scelto la libertà.

Sempre ieri, importanti novità su un altro femminicidio dalla dinamica assai simile: quello che riguarda Roberta Siragusa, 17 anni. Anche lei uccisa e bruciata. 

Gli accertamenti del Ris smentirebbero la versione del fidanzato diciannovenne, in carcere da gennaio con l’accusa di omicidio.

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, i due ragazzi avrebbero avuto una lite per la gelosia di lui e avrebbero lasciato quindi la comitiva con cui avevano trascorso la serata. Insieme sarebbero andati al campo da calcio, dove la discussione sarebbe proseguita. Proprio in quel luogo il fidanzato avrebbe assassinato la ragazza, l’avrebbe bruciata e poi ne avrebbe caricato in macchina il corpo per andare in campagna a disfarsene. 

Tornato a casa, il giorno dopo, insieme al padre, il ragazzo è andato alla caserma dei carabinieri raccontando che Roberta sconvolta dopo la lite si sarebbe data fuoco e buttata giù dalla scarpata.

La sua colpa? aver scelto la libertà.

Due ragazze che a distanza di qualche anno restano vittime di drammi simili. Nel mezzo tante altre vicende di donne più o meno giovani che nello scegliere la libertà hanno purtroppo firmato la loro condanna a morte. 

Tutte storie di non amore. Perchè, sia chiaro, l’amore non chiede mai in cambio la libertà. Al contrario l’accresce.

Lo sanno bene le donne che coraggiosamente e silenziosamente sono riuscite a letteralmente a sopravvivere ad una storia di non amore e oggi hanno capito la differenza che c’è con l’amore vero. Quello che ti dona la vita e non te la chiede indietro. Per tutte quelle donne che non ce l’hanno fatta, per tutte le Sara o Roberta, bisogna pretendere amore dal proprio partner.

E l’amore è libertà, è dono gratuito di sè, è capacità di vivere in un noi senza perdere la dignità del proprio essere sè stessi. Altrimenti non è un “amore imperfetto”. Non è amore e basta.