L’Italia sporca e sporcata

Nell’anno da poco trascorso ci sono state più di cinque persone straniere provenienti da Paesi “super raffinati” denunciate per aver danneggiato il Colosseo. Tante sono le opere d’arte che vengono rovinate e sfregiate nel nostro Belpaese. Molte Nazioni del mondo non hanno neanche un terzo del patrimonio storico artistico che noi possediamo. Eppure ancor prima di denunciare quei delinquenti devastatori bisognerebbe chiedersi quanto stiamo difendendo e tutelando i nostri beni. Anche se ormai dire “nostri” è un eufemismo dato che sempre più opere di rilievo vengono vendute ai russi, agli arabi e ai cinesi.

L’Italia è in svendita a causa dei tanti traditori del proprio Paese che hanno mangiato togliendo il pane della Cultura anche ai propri figli e nipoti. Emerge l’orgoglio e la rabbia solo quando qualcuno viene a sputare pubblicamente su quel patrimonio che richiama le incredibili capacità dei nostri antenati. Oggi al massimo sappiamo accumulare i rifiuti sulle strade più belle delle nostre città oppure costruire scempi di casermoni… e per anni con tanto di amianto. Costruzioni di strade mai terminate passate alla storia, e città terremotate dimenticate e abbandonate a se stesse.

Poi un bel giorno, quando ci eravamo illusi di non vedere più certe scene, a causa del milionario calcio spuntano all’improvviso centinaia di energumeni inferociti, provenienti da quell’Olanda da molti così tanto inneggiata per il suo progressismo liberale, ad occupare il centro storico con il proprio vomito. Qualcuno si è accorto del pericolo solo quando ormai i barbari erano entrati dentro casa e così è iniziato il pianto siciliano, le reciproche accuse, i soliti scaricabarile… Dalle Tv siamo rimasti sbigottiti… Non pensavamo di vedere queste scene anche fuori dal Parlamento!! E invece accadeva tutto nel cuore della Capitale…

Se vai nelle loro città non troverai neanche una cicca fuori dal cestino, ma quando escono dal loro recinto evidentemente alcuni dovranno sfogare la propria repressione. Loro erano “tifosi” e cioè quelli riconducibili alla follia che genera – guarda caso – solo così tanta rabbia e violenza intorno a quello sport chiamato il calcio. Poi ci sono anche i turisti che vedi lo stesso gridare e gettare al vento le loro bottiglie di birra… però loro possono farlo perché sono “i turisti” e quindi anche se vengono dai Paesi sovrasviluppati non appartengono alla categoria di quei migranti da lasciare, per alcuni, morire nel Mediterraneo… Ritornando invece ai turisti d’élite, va fatta una domanda: vedendo i nostri rifiuti fuori dai cassonetti cosa possono immaginare?