Le religioni devono fermare il fanatismo

Ci troviamo dinanzi a una vera e propria guerra di religione senza precedenti. L’intuizione di Shimon Peres proposta al Pontefice per dare vita a una “Onu delle religioni” è sintomatica e urgente. Le parole “terrorismo, decapitazioni, rapimenti, guerre” e tante altre simili stanno invadendo le pagine di tutti i giornali del mondo. La minaccia degli estremisti islamici contro l’Occidente, e in particolare contro Roma e il Vaticano, è sempre più inquietante. In un 11 settembre ormai alle porte ritornano immagini indimenticabili su un immane dramma che dovrebbe aver insegnato quanto sia sbagliato sottovalutare i terroristi. Chi pensava che i conflitti di matrice religiosa fossero un ricordo della Storia dovrà ricredersi.

Chi aveva previsto negli ultimi decenni un nuovo accanimento contro la cristianità potrà scrivere ancora molte pagine. Il fanatismo ha ripreso vigore, dal gravissimo massacro delle Torri Gemelle al susseguirsi di un crescendo di espressioni d’intolleranze feroci, riproponendoci un passato oscuro che pensavamo ormai dimenticato. Quelle teste tagliate con le ghigliottine viste solo nei quadri d’epoca, da circa un mese sono diventate una tragica routine. Un ritorno alla violenza più efferata che affiora da ogni parte.

E’ il fallimento dell’uomo, che ha perso il senso della responsabilità personale e l’autocontrollo aderendo alla più completa distorsione di ciò che si può considerare un credo religioso; espressione quest’ultimo di una civiltà matura e consapevole del rispetto che sempre bisogna dare al prossimo. Il fenomeno del fanatismo religioso se da una parte sembrava soltanto di quei popoli che non avevano sperimentato né la libertà sociale né quella culturale, dall’altra oggi ci sbalordisce: tanti giovani partono dall’Europa per arruolarsi nelle fila degli jiahdisti. Il vuoto in tutti i sensi, da quello economico di cui sempre si parla a quello meno affrontato: l’interiorità.

La cristianità è nel mirino dei terroristi perché viene considerata una potenza sociale ed economica che impedirebbe lo sviluppo di quei Paesi. Vulgus vult decipi, sembra proprio così, che a volte il popolo voglia essere ingannato. Forse le tante lobby che gestiscono il mondo dovrebbero conoscere le cause di tale odio: la miseria viene utilizzata per condizionare e la terra piena di risorse viene rubata e sfruttata. I fratelli islamici, che nulla hanno a che fare con i fanatici estremisti, così come quelli di tutte le altre religioni potrebbero realmente fermare questa apocalisse imponendo il dialogo al posto dei missili e delle bombe.