Il discorso di Gesù nella sinagoga: un invito a ricevere un regalo

Oggi si è compiuta questa scrittura che voi avete ascoltato” ci annuncia oggi Gesù nel Vangelo di Luca citando la profezia di Isaia. Vivere consapevoli che ci è dato un tempo per incontrare il Signore, che oggi avremo delle occasioni che non sappiamo se domani potremo ricevere, delle Grazie preparate per noi, significa vivere con Sapienza.

Perché l’inganno in cui possiamo cadere è quello di rinviare a domani, “oggi si compie” proclama Cristo: è quello che la scrittura chiama in greco Kairós, il tempo favorevole, propizio.

Se oggi hai l’occasione per perdonare, per lasciare quello che ti separa da Cristo e dagli altri, se senti che il Signore ti sta chiamando a seguirlo, ad abbandonare quegli affetti che ti allontanano da Lui, a donare le cose a cui tieni…non rinviare!

Il Signore ci chiama a lasciare qualcosa e a seguirlo: anche noi possiamo essere come i suoi concittadini, incapaci di cogliere questa Grazia perché chiusi nelle nostre idee di giustizia, schiavi dei nostri preconcetti: se siamo ricchi di noi stessi, siamo incapaci di leggere i fatti con occhi nuovi. Ciechi senza saperlo, poveri di Sapienza, senza renderci conto che siamo oppressi dalle nostre false sicurezze.

È il coraggio della scelta, è la capacità di saper rischiare, di voler mettersi in “gioco”, perché la vita è molto più che crearsi “tesori” da difendere… L’annuncio di Gesù nella Sinagoga di Nazareth non è un discorso morale, ma un invito a ricevere un regalo, a fare una scelta per una vita piena e felice! È rivolto a chi si riconosce povero, bisognoso di liberazione!

Possiamo allora fare nostre le parole del Beato Charles de Foucauld: «Come sei buono, mio Dio, a dire che remo senza fare un passo avanti, a me che mi sento sballottato dalle onde e così impotente nel procedere: “Non temere…” Oh, Come sei buono, non soltanto a dirmi questa parola, ma anche a lasciarmi intravedere questa speranza…» (dalle Meditazioni sul Vangelo).