I “Beati” di cui parla il Vangelo di questa domenica sono le persone felici. Ma ci rimane molto difficile credere e accettare che possano essere considerati “beati” coloro che piangono, che sono afflitti, che sono perseguitati! Tutti infatti abbiamo il desiderio di essere felici nella nostra vita.
Spesso dimentichiamo che per amore a noi Gesù Cristo per primo ha realizzato questa Parola di oggi con cui inizia il bellissimo discorso della Montagna di Matteo: Gesù si è svuotato di se stesso, non si è imposto come figlio di Dio e lui stesso Dio, ma ha voluto ricoprirsi della nostra fragilità, provare la mia e la tua angoscia, le nostre paure, perchè attraverso di Lui risplendesse anche in noi la Gloria del Padre.
Il Signore spesso ci aiuta provando in ogni modo di portarci all’umiltà, cioè alla verità, permettendo nella nostra vita tanti eventi che sono occasioni di umiliazione. Ma cosa succede? Che ci ribelliamo sempre, non accettiamo ciò che ci sminuisce, quello che ci fa piccoli, quello che ci toglie l’onore, la dignità. Ma come potremo allora entrare nel Regno dei cieli?
Perché dice il Signore: “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!” (Mt 7,13-14).
Una Parola oggi molto seria, che ci invita a riconoscere che tante volte abbiamo rifiutato di essere un pò simili a Gesù: ogni volta che il Signore ha cercato di farci piccoli in questa vita infatti abbiamo cominciato a urlare, a protestare. Peggio ancora, a dubitare del Suo Amore.
A chi si “fa piccolo” però Cristo viene in aiuto, a chi accetta di essere messo all’ultimo posto come Lui il Signore cambia il pianto in gioia, lo soccorre nelle ingiustizie e lo difende nelle persecuzioni, che sempre arrivano quando diventiamo autentici Suoi testimoni. Perché proprio come hanno perseguitato Gesù perseguiteranno anche noi.
Di fronte alle difficoltà, alle sofferenze, alle cose che non vanno come noi vorremmo, oggi il Signore ci invita ad abbandonarci a Dio perché si realizzi in noi la Parola di questa domenica, perchè Cristo possa asciugare le nostre lacrime, consolare le nostre solitudini, donarci la Gioia immensa di essere partecipi con Lui alla Sua Gloria.
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