Una lampada itinerante per le vocazioni

Una lampada a olio, accompagnata da un’icona, sta attraversando parrocchie e comunità religiose della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno per sensibilizzare alla preghiera per le vocazioni. “L’idea del viaggio della lampada è partita da un gruppo di sacerdoti che, convocati dal vescovo mons. Mariano Crociata, hanno posto l’attenzione sulla donazione della propria esistenza – riferisce al Sir don Paolo Lucconi, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile e vocazionale –. L’anno scorso la luce ha attraversato dieci comunità insieme all’icona dell’amicizia, con Cristo e l’abate Mena. Quest’anno abbiamo scelto l’immagine di una Madonna con il Bambino che la famiglia di santa Maria Goretti, patrona della diocesi, ha portato con sé da Corinaldo a Le Ferriere. Il quadro è stato portato al petto dalla santa bambina a noi richiama la dedizione alle famiglie e ai più piccoli”. Saranno proprio le famiglie le prime a pregare davanti alla lampada, che l’Ufficio di pastorale familiare porterà in quattro punti della diocesi per un’invocazione per le vocazioni familiari. “Ad ogni parroco che richiede la lampada consegneremo anche un sussidio con proposte di preghiera e attività per i giovani – aggiunge don Paolo Lucconi –. Questa esperienza si affianca alla celebrazione eucaristica per le vocazioni che il vescovo presiede ogni ultimo sabato del mese nella casa santuario di Le Ferriere, dove Maria Goretti è stata colpita a morte: è un momento carico di dolcezza e semplicità, che richiama la vocazione alla santità e l’orientamento al bene nella vita dei giovani”.

Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni

“La chiamata del Signore ci rende portatori di una promessa e, nello stesso tempo, ci chiede il coraggio di rischiare con Lui e per Lui”, aveva detto Papa Francesco introducendo il suo messaggio per la 56ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, che è stata celebrata in tutte le comunità cristiane lo scorso 7 maggio. “La chiamata del Signore – aveva aggiunto – non è un’ingerenza di Dio nella nostra libertà; non è una 'gabbia' o un peso che ci viene caricato addosso. Al contrario, è l’iniziativa amorevole con cui Dio ci viene incontro e ci invita ad entrare in un progetto grande, del quale vuole renderci partecipi”.