L'acqua e i benedettini, tra storia e discernimento

Un incontro di riflessione ma anche di discernimento sul tema dell'ambiente quello organizzato dall’Abbazia di Praglia e dall’Università degli Studi di Padova nell'ambito del progetto “Armonie composte – Gestione, cura e costruzione del suolo”, incentrato sulla creazione e sullo stimolo della “conoscenza del sistema benedettino di progettazione e cura del territorio”, oltre che per riflettere “sulle impellenti problematiche ambientali”. Una serie di incontri multidisciplinari presso il Centro congressi dell'Abbazia, curati da Dario Canzian e Giovanna Valenzano e pensati per coprire una due giorni di seminari, dal 16 al 18 maggio prossimi. Il progetto, come spiegato nella nota di diffusione, “è sostenuto dal contributo della Fondazione Cariparo e contempla ogni anno l’organizzazione di un seminario allargato (che si tiene a maggio nel contesto dell’abbazia di Praglia) e un workshop autunnale, riservato alla partecipazione di specialisti, in cui si approfondiscono i temi scaturiti dal dibattito seminariale”.

Il tema dell'acqua

Oggetto del dibattito, quest'anno sarà l'acqua, con l'intento di “rendere testimonianza delle valenze ambientali e paesaggistiche storicamente determinatesi con la costituzione dei grandi patrimoni rurali, dei Benedettini in particolare, e con le loro trasformazioni nel tempo attraverso l'uso e la regolamentazione dell'acqua”. Gli stessi seminari, avranno come filo conduttore la “presenza dell’acqua come elemento di strutturazione del territorio e del paesaggio, rurale e urbano, come risorsa fondamentale per gli uomini e le colture, come oggetto di rappresentazione artistica”.