Il cuore solidale dei ristoratori di Campo Marzio

Domani, 18 novembre, sarà la seconda Giornata Mondiale dei poveri, un appuntamento voluto fortemente da Papa Francesco.

Il messaggio del Papa

Nel suo messaggio, il Santo Padre ha ricordato: “I poveri ci evangelizzano, aiutandoci a scoprire ogni giorno la bellezza del Vangelo. Non lasciamo cadere nel vuoto questa opportunità di grazia. Sentiamoci tutti, in questo giorno, debitori nei loro confronti, perché tendendo reciprocamente le mani l’uno verso l’altro, si realizzi l’incontro salvifico che sostiene la fede, rende fattiva la carità e abilita la speranza a proseguire sicura nel cammino verso il Signore che viene“.

La solidarietà dei ristoratori

Un appello che i ristoratori romani del rione Campo Marzio hanno deciso di accogliere e mettere in pratica: Insieme alla Basilica di Sant'Eustachio, i locali della zona apriranno le loro cucine per preparare il pranzo a 150 poveri. Tra questi, “Clemente” alla Maddalena, “Di Renzo” al Pantheon, “Vacanze Romane” a Sant'Eustachio, “Archimede” a piazza dei Caprettari, l'“Eau Vive” di via Monterone e lo “Schari Vari” di Torre Argentina. Nella chiesa del rione Sant'Eustachio potranno mangiare altri 40 poveri e potranno anche utilizzare i servizi di lavanderia e di doccia.

Il presidio e la veglia

Intanto, in piazza San Pietro, Papa Francesco ha voluto l'installazione di un presidio sanitario per fornire assistenza medica ai meno fortunati. In questa postazione vengono effettuate visite mediche gratuite dalle 8 alle 22. Il presidio sanitario è stato inaugurato con la benedizione di monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione che si è occupata dell'organizzazione. Le iniziative della diocesi di Roma per la seconda Giornata Mondiale dei poveri inizieranno questa sera nella Basilica di San Lorenzo fuori le Mura con una veglia di preghiera per il mondo del volontariato prevista per le 20. Nel testo di presentazione della veglia, le associazioni vengono definite“veri operatori di misericordia, nel silenzio e nella discrezione” che “offrono un servizio costante per queste persone che vivono le diverse forme di povertà e di esclusione che purtroppo producono l’attuale società moderna”.