Giovane famiglia eritrea accolta nel vescovado

Una famiglia riunita grazie ai corridoi umanitari. Una storia importante quella di due giovani eritrei, marito e moglie, accolti dal vescovado di Assisi all'interno di un alloggio situato all'interno nei pressi della Sala della Spogliazione. Lui, già in Italia assieme a suo fratello da giugno, quando era rientrato nei primi corridoi allestiti dal governo; lei, arrivata nei giorni scorsi assieme ad altre 85 persone provenienti dal Corno d'Africa, approdate in Italia con lo stesso sistema che, in questa occasione, ha permesso di ricomporre un nucleo familiare che, ora, potrà iniziare una nuova vita, nell'accoglienza della comunità assisiana: “Sono davvero felice – ha detto il vescovo mons. Domenica Sorrentino – che siamo riusciti a ricomporre una famiglia eritrea, sfuggita alla guerra, proprio qui in vescovado ora santuario della Spogliazione, a dimostrazione di una Chiesa accogliente, come ci insegna Papa Francesco”.

Una nuova vita

Una giornata speciale per questa giovane famiglia, finalmente di nuovo unita in una casa dove poter iniziare nuovamente lontano dal loro Paese natio ma anche dalle sofferenze che lo hanno martoriato. L'uomo ha atteso sua moglie, poco più che ventenne, all'aeroporto assieme alla vicedirettrice della Caritas diocesana di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Rossana Galiandro, per poi dirigersi assieme a lei ad Assisi, dove ad accoglierla c'era mons. Sorrentnio e il direttore della Caritas diocesana, Maurizio Biagioni: un momento di gioia e di festa, assieme a tutti gli operatori della Casa della Misericordia di Assisi, dove già in passato (sempre grazie ai corridoi umanitari) era stata praticata l'accoglienza di giovani famiglie provenienti dal Corno d'Africa. La coppia vivrà, appunto, nell’alloggio allestito all’interno del palazzo vescovile dove erano già state ospitate alcune ragazze nigeriane.