Giornata Mondiale del Malato, Santa Messa nella Cattedrale

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La sottosezione della Diocesi di Palestina dell'Unitalsi si ritroverà nella Basilica Cattedrale per la celebrazione dell'Eucaristia. A presiederla, Monsignor Mauro Parmeggiani, l'Amministratore apostolico della Diocesi. Al termine della celebrazione della Santa Messa si terrà la processione eucaristica alla presenza anche dei malati. La liturgia terminerà con il canto dell'Ave Maria di Lourdes, “a luci spente e avendo ciascuno in mano il proprio flambeaux”, si fa sapere nel comunicato. Lo comunica don Ludovico Borzi, l'assistente della sottosezione Unitalsi di Palestrina, con una nota pubblicata sul sito della Diocesi. L'appuntamento è stato organizzato in occasione della XXVII  Giornata Mondiale del Malato. 

Il Messaggio del Papa

Nel messaggio diffuso per la Giornata Mondiale del Malato del 2019, Papa Francesco ha elogiato il ruolo prezioso dei volontari: “La gratuità umana è il lievito dell’azione dei volontari che tanta importanza  hanno nel settore socio-sanitario e che vivono in modo eloquente la spiritualità del Buon Samaritano“. “Ringrazio e incoraggio tutte le associazioni di volontariato che si occupano di trasporto e soccorso dei pazienti, quelle che provvedono alle donazioni di sangue, di tessuti e organi”, ha scritto il Papa definendolo “uno speciale ambito in cui la vostra presenza esprime l’attenzione della Chiesa è quello della tutela dei diritti dei malati, soprattutto di quanti sono affetti da patologie che richiedono cure speciali, senza dimenticare il campo della sensibilizzazione e della prevenzione”. Infine, Francesco ha scritto: “La dimensione della gratuità dovrebbe animare soprattutto le strutture sanitarie cattoliche, perché è la logica evangelica a qualificare il loro operare, sia nelle zone più avanzate che in quelle più disagiate del mondo. Le strutture cattoliche sono chiamate ad esprimere il senso del dono, della gratuità e della solidarietà, in risposta alla logica del profitto ad ogni costo, del dare per ottenere, dello sfruttamento che non guarda alle persone”.