“È qui la festa?”: il Meeting dei giovani sulle orme di Carlo Acutis

E' qui la festa?”: è il titolo della quinta edizione del Meeting dei giovani (MeWe) della diocesi di Rieti che si svolgerà dal 3 al 5 gennaio 2020, a Leonessa. Tre giorni di incontri e confronti, di riflessioni, di preghiera e di festa per tentare di rispondere alla domanda posta dal titolo.

L'evento

“L’appuntamento – affermano gli organizzatori su Sir – sarà l’occasione per ragionare sul rapporto che ciascuno di noi ha con il tempo nella vita di tutti i giorni. Un momento per camminare insieme verso il cuore del tempo: quello con Dio e con l’altro. Si parla del ‘terzo tempo’, quello della condivisione, dello stare insieme e della festa, a partire dalla domenica. Il tempo della festa è un prezioso regalo che Dio ci fa affinché possiamo vivere pienamente ciò che non si compra, né si vende; ciò che non si produce, né si consuma: il tempo per prendersi cura di sé, della propria famiglia, degli amici, della comunità e dell’ambiente che ci circonda”. A guidare i giovani saranno diversi ospiti, tra cui Antonia Salzano, la mamma di Carlo Acutis, il giovanissimo milanese, morto di leucemia a 15 anni il 15 ottobre del 2006 che potrebbe diventare il patrono di internet: tra le sue passioni c'era infatti l'informatica, per la quale mostrava un grande talento e della quale si serviva per testimoniare la fede attraverso la realizzazione di siti web. Nel 2006 si ammalò improvvisamente di leucemia fulminante, a causa della quale morì il 12 ottobre, in soli tre giorni, presso l'ospedale San Gerardo di Monza, dopo aver offerto le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa. “Eucarestia e computer, adorazione e amicizie, rosario e volontariato: la via alla santità di Carlo Acutis è stata un perfetto mix di straordinario e ordinario, di slanci spirituali e passioni umane, su tutte quella per l’informatica e Internet”, si legge in una nota. Interverranno anche Laura Paladino, docente di ricerca in Storia antica e di Storia dell’Ebraismo antico, Storiografia biblica e giudaico-ellenistica, don Luigi Maria Epicoco, teologo e scrittore, Alessandra Bialetti, pedagogista sociale e consulente della coppia e della famiglia, e lo scrittore e insegnante Eraldo Affinati.

Papa Francesco

Nell’esortazione apostolica che raccoglie le conclusioni dell’ultimo Sinodo dei vescovi sui giovani, “Christus Vivit”, Papa Francesco spiega che Carlo Acutis “sapeva molto bene che questi meccanismi della comunicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare soggetti addormentati, dipendenti dal consumo e dalle novità che possiamo comprare, ossessionati dal tempo libero, chiusi nella negatività”. “Lui però ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza. Non è caduto nella trappola. Vedeva che molti giovani, pur sembrando diversi, in realtà finiscono per essere uguali agli altri, correndo dietro a ciò che i potenti impongono loro attraverso i meccanismi del consumo e dello stordimento”, scrive il Santo Padre.