Card. Sepe: “Violenza opera diabolica, non potrà mai vincere”

Pregare per Noemi e, al contempo, riflettere sui mali della società, sulle sofferenze della comunità, sulle precarietà della città, sulla malvagità e la crudeltà di un manipolo di delinquenti, che si sentono forti solo con l’uso delle armi”. E' l'appello e al contempo l'obiettivo della veglia di preghiera promossa dalla diocesi di Napoli, al Palapartenope, per la piccola Noemi, la bimba di 4 anni ferita da un proiettile vagante durante un agguato in piazza Nazionale a Napoli lo scorso 3 maggio il cui stato di salure, dicono oggi fonti ospedaliere, “è stabile e in miglioramento. La bambina continua ad essere sedata e respira in autonomia con supporto di ossigeno”. Già da ieri, si leggeva sul bollettino medico dell'ospedale Santobono dove è ricoverata, “l'equipe di fisioterapisti ha avviato il programma per la riabilitazione. La prognosi permane riservata”.

Il discorso 

“Con Noemi – ha detto il cardinale arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, durante la veglia che si è svolta sabato sera – vogliamo affidare al Buon Dio anche tutte le vittime innocenti della camorra e della delinquenza comune. Vogliamo affidare i genitori di Noemi e i familiari delle vittime innocenti”. Il porporato ha invitato a pregare per Noemi anche nelle Messe domenicali, “ricordando anche le vittime innocenti di quella delinquenza, la cui crudeltà grida vendetta al cospetto di Dio e degli uomini”. “La violenza, comunque espressa, è opera diabolica e non potrà mai vincere perché Cristo ha vinto il male e ha fondato la civiltà dell’amore”, ha aggiunto. Poi, l’appello “ai protagonisti del male e nemici della vita”: “Pentitevi! La strada da voi scelta porta al carcere e alla morte. Non avete futuro e il vostro presente è fatto di violenza, di vigliaccheria, di prepotenza e di crudeltà. Siete fuori dal consesso civile e verrà anche per voi il giorno del giudizio. Nella famiglia umana non c’è posto per voi”. E ancora: “Vi nascondete, vi mimetizzate. Siete vigliacchi, perché sapete imporvi solo grazie all’uso delle armi. Siete sconfitti dalla reazione della città, dalle voci di incoraggiamento e sostegno a Noemi, dalle manifestazioni di condanna della vostra assurda scelta di vita. Ravvedetevi e troverete nel Signore cuore e braccia aperti”. La veglia è stata dedicata alla preghiera per Noemi, per tutti quelli che sono vittime della violenza e delle ingiustizie, ma “anche per voi delinquenti e camorristi. Preghiamo per la nostra Napoli che voi oltraggiate con i vostri comportamenti e che, invece, noi amiamo e difendiamo con forza”.
Su Napoli “si apre un Cielo che non è quello buio, lontano, sconosciuto, misterioso – ha osservato il card. Serpe riportato dal Sir – ; è il Cielo ricco di amore, al quale guardiamo con fiducia e speranza. E’ il Cielo dove arrivano le nostre preghiere; è il Cielo del Cristo risorto; è il Cielo dei nostri cuori riconciliati con Dio; è il Cielo di Maria, la Madre del Figlio di Dio, la nostra Madre premurosa che veglia su di noi, sulla nostra città”. A Maria il porporato ha chiesto di vegliare “su Noemi, su di noi e sulle nostre famiglie, sull’amata città di Napoli che deve ritrovare e confermare la forza di reazione e di solidarietà come manifestato in questi giorni di dolore. Sconfiggi, con il Tuo amore di Madre, la violenza e i violenti, i delinquenti comuni e i camorristi. Convertili al bene, alla giustizia, alla convivenza civile, all’amore fraterno”.