A messa con la lingua dei segni

AMarsala, comune in provincia di Trapani, i fedeli con disabilità uditive possono assistere ad una santa messa riservata a loro. E' dal 2015, infatti, che la diocesi di Mazara del Vallo ha deciso di agevolare la partecipazione alla vita religiosa dei non udenti con quest'iniziativa. Da questa settimana,la celebrazione liturgica in linguaggio dei segni si terrà ogni domenica alle ore 11 nella parrocchia di San Francesco di Paola di contrada delle Perriere.

I corsi

Il servizio è curato dall'interprete Salvo Samannà, animatore sempre a Marsala di un corso in lingua dei segni che ha luogo presso la sede della redazione di “Condividere” e che è stato voluto dalla diocesi di Mazara del Vallo in collaborazione con la cooperativa “Cilis” e con l'associazione “Orizzonti Mediterranei”.

La pastorale

L'iniziativa nasce dalla volontà della diocesi di di rendere fruibile la celebrazione della messa anche ai fedeli non udenti. La Chiesa sta aumentando considerevolmente l'impegno nella cura pastorale di queste persone: lo dimostra, ad esempio, il video registrato da Papa Francesco nel dicembre del 2016 per gli auguri di Natale. In quell'occasione, il Santo Padre aveva impartito la sua benedizione apostolica e chiesto di pregare per lui tramite il linguaggio dei segni. Iniziative come quella di Marsala consentono anche ai fedeli non udenti di rivendicare a pieno la loro appartenenza al popolo di Dio e di sentirsi parte integrante della propria comunità parrocchiale. In questo senso possono aiutare i corsi di formazione per laici incaricati di curare questo specifico settore pastorale. L'obiettivo è quello di non farli sentire ai margini risolvendo il problema della comunicazione verbale.

Le parole del vescovo

Il vescovo di Mazzara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero ha così commentato l'iniziativa della messa per non udenti: “È un’altra tappa concreta del percorso che abbiamo già avviato tre anni fa in diocesi coi due corsi Lis per operatori pastorali e non solo  ma è, soprattutto, un servizio che iniziamo a garantire nei confronti di moltissimi fratelli sordi che sino a oggi non hanno avuto la possibilità di seguire le sante messe nelle nostre parrocchie”.