A fine aprile la visita del card. Simoni

La diocesi di Lucera-Troia si prepara ad accogliere il cardinale Ernest Simoni, che si recherà in visita nella zona, domenica 28 e lunedì 29 aprile. Ad annunciarlo è il vescovo diocesano, monsignor Giuseppe Giuliano, sottolineando che “la presenza di Sua Eminenza e il suo magistero tranoi saranno benedizione divina, e testimonianza commovente e forte della bellezza del Vangelo. 

Il programma della visita

Domenica 28 aprile il card. Simoni sarà accolto a Casalvecchio di Puglia – paese di minoranza etnica e linguistica albanese – presso la parrocchia “SS. Pietro e Paolo Apostoli”, dove alle 19 presiederà la celebrazione eucaristica. Il giorno seguente, alle 8, sarà invece a Biccari, per celebrare la messa nel monastero delle Clarisse. Poi, alle 10, presso l’auditorium del seminario di Lucera, incontrerà il clero diocesano. Nel pomeriggio, a Troia, presso la basilica concattedrale, alle 17.30, il porporato incontrerà gli operatori pastorali e i catechisti dell’intera diocesi e terrà una testimonianza sul tema “Trasmettere la fede oggi”. Alle 19, sempre nella Basilica Troiana, il cardinale presiederà il solenne pontificale, in occasione del IX centenario della concattedrale di Troia.

Chi è il card. Simoni

Classe 1928, il cardinal Simoni è nato a Troshan in Albania il 18 ottobre. A dieci anni entrò nel collegio francescano del suo paese natale dove rimase fino al 1948, quando il regime comunista di Hoxha chiuse il convento ed espulse i novizi. Dal 1953 al 1956 fu impegnato nel servizio militare obbligatorio al termine del quale riprese e portò a termine clandestinaente gli studi teologici. Venne ordinato sacerdote il 7 aprile 1956

Il 24 dicembre 1963, dopo la celebrazione della Messa di Natale, fu arrestato dalle autorità comuniste, con l'accusa di aver celebrato Messe a suffragio del presidente americano John Fitzgerald Kennedy, assassinato pochi mesi prima. Incarcerato e torturato, venne condannato a morte, ma la pena fu successivamente commutata in 25 anni di prigionia e lavori forzati. Durante gli anni del carcere fu per i compagni di prigionia come un padre spirituale. Fu nuovamente condannato a morte nel 1973 con l'accusa di aver istigato una sommossa, ma la testimonianza a favore di uno dei suoi carcerieri fece sì che la condanna non venisse eseguita.

Dopo 18 anni di lavori forzati, nel 1981 venne liberato, pur continuando ad essere considerato “nemico del popolo” dalle autorità del regime. Anche dopo la liberazione dalla prigionia fu comunque costretto a lavorare nelle fogne di Scutari. Durante tutto questo periodo continuò ad esercitare clandestinamente il ministero sacerdotale fino alla caduta del regime comunista nel 1990. Il 21 settembre 2014 incontra papa Francesco in visita apostolica in Albania. Lo stesso papa Francesco, il 9 ottobre 2016, ne ha annunciato la nomina a cardinale. Nel concistoro del 19 novembre 2016 papa Francesco lo crea cardinale diacono della diaconia di Santa Maria della Scala.