Festini a base di droga dello stupro e sevizie. La procura di Milano indaga

Droga dello stupro per trasformare una festa in un abisso di violenza e depravazione. Mescolata all’alcol può portare al coma. Il giorno successivo si hanno vertigini, nausea, confusione e non si ricorda quanto accaduto

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Ci saranno audizioni a tappeto per sentire tutto l’entourage dell’imprenditore arrestato per violenza sessuale, lesioni, spaccio e sequestro di persona. Dopo la denuncia di una vittima 18enne, riferisce l‘Agi. Potrebbe essere stata usata anche la droga dello stupro, detta ecstasy liquida, liquid X, liquid E, alcover. Blue verve è composta dall’acido gamma-idrossibutirrico o GHB. Si trova in forma liquida insapore e incolore, viene aggiunta nei drink. Gli effetti sono rilassamento e aumento del desiderio sessuale. Può rendere totalmente in balia degli altri. Per questo viene usata per adulterare le bevande delle ragazze e poi violentarle. Mescolata all’alcol può portare al coma. Il giorno successivo si hanno vertigini, nausea, confusione. E non si ricorda quanto accadutoDroga

Droga e sesso

Ad essere convocate dalle pm che coordinano le indagini, Rosaria Stagnaro e Maria Letizia Mannella saranno le persone a più vicine all’imprenditore arrestato. Ad esempio il bodyguard che per tutta la notte ha impedito a chiunque di avvicinarsi alla stanza. Dove si stavano consumando le sevizie. Impedendo anche alle amiche di avere notizie su di lei. Si procederà anche con i collaboratori più stretti. Perché si potrebbero profilare reati di favoreggiamento. Quanto alle telecamere (una ventina) di cui era tappezzato il superattico “Terrazza Sentimento”, gli investigatori hanno in mano diverse ore di girato. E puntano non solo a osservare chi c’era a quella festa. Ma anche ad andare indietro di alcuni giorni con le registrazioni. Per ricostruire i festini delle settimane precedenti. E’ documentato nel decreto di fermo, dalle dichiarazioni di alcuni testimoni, un party analogo il 18 settembre.

Droga
Cocaina

Rumori

Nella notte del 10 ottobre, quando la ragazza è stata stuprata, sono arrivate alla polizia diverse telefonate dei vicini per schiamazzi. All’interno dell’appartamento infatti, c’erano almeno una trentina di persone e la droga girava “a fiumi”. Fra coloro che hanno chiamato i centralini anche Roberto Bolle (come riporta il Corriere della Sera), che abita nello stesso condominio. Quando gli uomini della prima volante arrivarono però i rumori erano sostanzialmente finiti.