Atrocità nel deep web: nei video anche la morte di bambini

L'operazione "Delirio" ha portato a 25 indagati, tra cui 19 minorenni e 6 maggiorenni accusati di detenzione e diffusione di materiale pedo-pornografico

Non c’è limite all’orrore e all’atrocità di cui un essere umano può essere capace. E se la violenza è già inimmaginabile quando viene commessa da un adulto, lascia ancora più scossi e atterriti quando i carnefici sono dei giovani ragazzi.

Il caso

Una lunga indagine ha portato alla luce la chat “Shoah Party” nella quale un gruppo di minorenni avrebbe scambiato video e foto inneggianti al nazismo e al Daesh, molto spesso con scene di violenza sessuale. Ma non solo. Infatti, avrebbero scambiato anche materiale pedopornografico con sevizie in diretta web chieste ed eseguite a pagamento su bambini condotti fino alla morte.

A Torino, le forze dell’ordine hanno scoperto quelli che si presume siano i “registi” della chat, come riporta Avvenire. L’operazione “Delirio” ha portato a 25 indagati, tra cui 19 minorenni e 6 maggiorenni accusati di detenzione e diffusione di materiale pedo-pornografico e istigazione a delinquere. Come se ciò non bastasse, in seguito all’indagine, si è scoperto che alcuni dei partecipanti alla chat avrebbero parlato di stanze segrete, di torture e della possibilità di interagire con chi le stava compiendo.

Violenze ed atrocità inaudite

Le indagini hanno fatto scoprire le modalità di accesso alle stanze segrete dove sarebbero visibili esecuzioni, omicidi, smembramenti, estrazioni di organi, castrazioni oltre che filmati pedopornografici con bambini piccolissimi. Più in generale, quanto già sequestrato, come riporta Il Messaggero, riguarderebbe tre tipi di video: pedo-pornografici autorealizzati da minori, altri realizzati da adulti e i video cosiddetti goré, per lo più associati a simboli nazisti. Sequestrati telefoni, computer, tablet, chiavette e memorie esterne. “Questa è la più recondita ed occulta frontiera del deep web, emersa con dovizia di particolari delle indagini”, hanno sottolineato gli investigatori.