Incrocia due aerei con uno zaino a razzo: caccia all’uomo volante

Incontro assurdo per due aerei in volo sopra Los Angeles, i quali hanno individuato un uomo su uno zaino-jet a meno di 300 metri. Scatta l'indagine federale

Finora gli unici oggetti volanti non identificati di cui si era parlato erano stati catalogati come Ufo. Per il resto, dopo il volo del primo pallone aerostatico nei cieli si è visto un po’ di tutto, apparecchi enormi e altri più piccoli. Chissà, però, se i piloti del volo American Airlines 1997, sulla tratta Philadelphia-Los Angeles, avrebbero mai pensato di passare accanto nientemeno che a un uomo volante. Perché di questo si trattava, almeno stando alla conversazione intercorsa fra i piloti dell’Airbus A321 e la torre di controllo dell’aeroporto californiano, al quale hanno riferito di “un tizio con uno zaino-jet”. Un’attrezzatura avveniristica, che permette di librarsi in aera per svariate decine di metri. E che, paradossalmente, non richiederebbe licenze specifiche di guida.

L’uomo volante

Una circostanza che sfiora l’assurdo ma che ha destato non poche preoccupazioni ai piloti, che hanno parlato di un uomo distante meno di 300 metri dall’aereo e viaggiante alla stessa altitudine dell’aereo in discesa (quasi mille metri). Il racconto è stato poco dopo confermato da un’ulteriore comunicazione, arrivata da un secondo aereo (partito da New York) che ha riferito allo stesso aeroporto di aver incrociato l’uomo volante. Roba da fantascienza ma, molto più concretamente, apparecchi di questo tipo costituiscono un grave pericolo, specie se i voli non sono regolamentati o comunque segnalati. Il rischio principale non è tanto quello dell’urto con un aereo, quanto la possibilità di essere risucchiati da una turbina e danneggiarlo seriamente.

Indagini in corso

Del resto, su tale attrezzatura non vi è ancora chiarezza scientifica né, soprattutto, una progettualità per uso civile. Di certo, uno zaino del genere può proiettare un uomo a oltre 4 mila metri di altezza e lanciarlo a una velocità di 200 chilometri orari. Per un numero limitato di minuti (circa 10) ma comunque sufficienti per creare un potenziale pericolo. Sull’uomo volante di Los Angeles indagano ora le agenzie federali. Certo è che lo skyline cittadino, magari visto tante volte, per i piloti dei due aerei ha assunto questa volta un aspetto che difficilmente dimenticheranno.