Verso una moneta locale, alternativa all'euro?

L'agognata indipendenza dalla Francia appare oggi come un'utopia. Più realistico, invece, è coniare una moneta locale. La Corsica prova a cavalcare l'idea di un sovranismo monetario sulla falsarica della Sardex, una moneta sarda a circolazione ristretta in un circuito professionale e che corrisponde ad un bisogno delle imprese. L'idea stuzzica gli appetiti identitari delle forze nazionaliste dell'isola, e gode già da anni del sostegno di Corsica Prumuzione, che ha voluto il progetto, in collaborazione con l’agenzia dello sviluppo economico, l’Agence de Développement économique de la Corse (Adec). Come riferisce ItaliaOggi, “in Corsica potrebbe funzionare una moneta locale, virtuale, da utilizzare fra le imprese? Una moneta corsa non sarebbe una novità. Già alla fine del XVIII secolo, la Corsica indipendente ebbe la sua prima moneta locale: le soldu“.

ItaliaOggi spiega che “gli amministratori corsi sono decisi a andare avanti con il progetto, anche se il direttore della Banca di Francia a Bastia, François Groth, ha detto a Le Figaro che l'interesse economico di questa moneta corsa sarebbe assai limitato. Non ha corso legale e non beneficia di nessuna delle garanzie di cui gode, invece, l'euro come i sistemi di sicurezza sui biglietti e sulle infrastrutture di scambio, di pagamento, e dispositivi che mirano a contrastare la frode  Inoltre, può essere rifiutata per un pagamento a differenza di tutti gli strumenti di pagamento in euro“.

Jean-Christophe Angelini, presidente dell'Agenzia di sviluppo economico della Corsica (Adec), non si lascia però scoraggiare e a Le Figaro afferma di essere pronto a lanciare “la fase operativa del progetto” prima dell'estate prossima. Se la Corsica riuscirà ad avere una moneta locale, parallela all'euro, non si tratterà comunque del primo caso in questo senso. Dal 2014, anno in cui la Francia ha varato una legge relativa all'economia sociale e solidale, ItaliaOggi stima che sono circa una cinquantina le monete locali che sono nate (alcune anche in Corsica). Di queste, tuttavia, sono una manciata hanno resistito.