Smartphone “scivolosi” a prova di ladro

Uno smartphone a prova di ladro che diventa “scivoloso” per evitare di essere rubato. E non solo in senso eufemistico… Il nuovo brevetto messo a punto da Ericsson si basa su una tecnologia che tiene conto della presa e dell'attrito del telefono.

Adaptive friction

Il sistema, denominato Adaptive friction, ha un software che – sfruttando i sensori presenti comunemente sugli smartphone quali fotocamere, microfoni, accelerometro e giroscopio – è in grado di capire in quale contesto viene preso il telefono (se da una tasca, una borsa o un tavolo) e da chi e, conseguentemente, modificare il coefficiente d'attrito facendolo diventare più scivoloso o difficile da afferrare. Nello specifico, se il telefono viene preso da una persona sconosciuta, inizia a vibrare a frequenze ultrasoniche, il che dovrebbe – almeno in teoria – renderlo super scivoloso e difficile da tirare fuori da una tasca: da qui il nome Adaptive Friction. Il tutto, per impedire un possibile tentativo di furto. A scoraggiare l'ipotetico ladro, inoltre, Ericsson ha implementato il sistema che, grazie al confronto tra i parametri biometrici come le impronte o il battito cardiaco, sa distinguere il legittimo proprietario dagli sconosciuti. Trattandosi di un brevetto, non è detto che questa tecnologia arrivi sul mercato, ma è il segnale che i big dell'hitech lavorano a sistemi di sicurezza decisamente più “smart” che vanno oltre una semplice password di sicurezza o lo sblocco attraverso le impronte digitali, la voce o il riconoscimento facciale.