Samoa, per la prima volta un premier donna al Governo

Dopo uno stallo di settimane, la Corte Suprema decreta vittoria delle urne e permette a Fiame Mata'afa di insediarsi al Governo

Immagine da Gettyimages

Samoa si avvia ad avere la prima premier donna della sua storia dopo che ieri la Corte Suprema ha convalidato la sorprendente vittoria elettorale di Fiame Naomi Mata’afa, ponendo fine a settimane di stallo politico nella piccola nazione insulare del Pacifico. La vincitrice ha spodestato il secondo primo ministro più longevo del mondo, Tuilaepa Sailele Malielegaoi, che governava il paese dal 1998. Mata’afa è di nobili origini ed è la figlia di un ex premier. Ma, secondo gli analisti, dietro al suo successo c’è molto di più della sua eredità politica. La sua campagna elettorale ha portato una dinamica completamente nuova nell’isola con poco più di 200.000 abitanti. Mata’fa è infatti andata porta a porta invitando le persone a casa sua per discussioni e dibattiti. Le urne l’hanno premiata e il suo partito, Fast, si è assicurato 25 seggi, più quello di un parlamentare indipendente che si è schierato dalla sua parte. A quel punto Fast era in vantaggio di un seggio rispetto al partito in carica Hrpp. Ma poi le cose si sono complicate. Samoa ha una regola secondo cui il 10% dei suoi parlamentari devono essere donne, ma le cinque deputate elette questa volta rappresentavano solo il 9,8% dei 51 seggi complessivi. Così la commissione elettorale ha aggiunto un’altra donna, dell’Hrpp portando a 26-26 e convocando nuove elezioni per il 21 maggio. Ma a soli cinque giorni dal nuovo voto, la Corte Suprema si è pronunciata sia contro l’assegnazione del seggio in più ad una donna che contro la ripetizione delle elezioni, dando di fatto il via libera alla nomina di Fiame Mata’afa.